Capodanno, niente feste in piazza e nei locali. Cosa si può fare e cosa è invece vietato dall’ultimo Dpcm approvato dal Governo
Con l’ultimo Dpcm, a causa dell’aumento dei contagi dovuto al diffondersi della variante Omicron, sono stati vietate tutte quelle situazioni che in qualche modo possono creare assembramenti.
Il Consiglio dei Ministri ha stabilito che fino al 31 gennaio 2022:
- sono vietati gli eventi, le feste e i concerti, comunque denominati, che implichino assembramenti in spazi all’aperto;
- saranno chiuse le sale da ballo, discoteche e locali assimilati.
Ciò significa che nelle piazze di ogni città non si svolgeranno i classici veglioni e concerti di fine anno. Il decreto annulla anche tutte le iniziative programmate nelle piazze e che in qualche modo possono creare assembramenti.
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Tutto ciò, e in particolare la chiusura delle discoteche, non è piaciuto ai sindacati di settore. Gianni Indino, presidente del Silb, il sindacato dei locali da ballo, dell’Emilia-Romagna ha detto all’Ansa: “Chiediamo un incontro urgente con il governo per sottoporre alla sua attenzione una serie di richieste, che vanno dai ristori immediati (cosa che in passato non è avvenuta) ai tempi certi di riapertura alla rimodulazione delle tasse che hanno strangolato le nostre imprese”. Inoltre, chiede: “rispetto per i nostri lavoratori, le nostre famiglie, le nostre imprese perché tante sono sull’orlo del fallimento”.
Tuttavia, il decreto non limita di poter festeggiare in casa la fine del 2021 in feste private, ma gli esperti invocano il buon senso e invitano alla prudenza, al fine di evitare il rischio di focolai domestici e non solo.
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