Bugo e Morgan in tribunale per la canzone di Sanremo: come è finita

La vicenda non è ancora conclusa e proseguirà con una udienza a settembre

La faida canora tra Bugo e Morgan continua anche lontano dal palcoscenico del teatro Ariston. La lite sorta a Sanremo 2020 diventata storica sta continuando in tribunale.

Nelle ultime ore il Tribunale di Milano ha accolto il ricorso fatto dagli autori della canzone: il testo di “Sincero”, modificato da Morgan, viola i diritti economici degli editori dell’opera e i diritti morali degli autori.

 

È stata considerata illecita la modifica della canzone presentata sia a Sanremo sia quella postata sui social dallo stesso Morgan.

 

«Non esultiamo, abbiamo soltanto avuto ragione nel voler difendere il brano e il diritto d’autore», ha commentato Valerio Soave, editore della canzone che a Sanremo 2020.

Non è stata però presa una decisione sulla questione principale che verrà risolta con udienza a settembre.

C’è infatti la richiesta da parte degli editori della canzoni di un risarcimento  di 240 mila euro di danni (patrimoniali e non).

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Morgan intanto, sui social, ha cantato vittoria: “Oggi ho vinto la causa contro il manager di Bugo (Valerio Soave, ndr) che oltre a non avermi corrisposto un centesimo per la canzone fatta in duetto col suo artista mi ha accusato di estorsione perché il mio avvocato gli aveva sottoposto un regolare contratto per il mio lavoro. Ovviamente il Tribunale ha dato ragione a me”

Il riferimento è alla denuncia di tentata estorsione e diffamazione intentata da Soave pochi giorni dopo la fine di Sanremo.

 Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Alessandria ha archiviato il reato di estorsione ma non quello di diffamazione che quindi continuerà il suo iter giudiziario fino al processo.

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