Arrestata la sorella di Matteo Messina Denaro, Rosalia era la “cassiera” del boss
Arrestata la sorella di Matteo Messina Denaro, Rosalia era la “cassiera” del boss. La donna è la madre dell’avvocato difensore di Messina Denaro
Rosalia Messina Denaro, la prima delle sorelle del boss Matteo è stata arrestata con l’accusa di associazione mafiosa. La donna, che è anche la madre di Lorenza Guttadauro, l’avvocato che difende Matteo Messina Denaro, viene considerata un “vero e proprio luogotenente del fratello”.
Contro la donna le accuse di aver fatto parte di Cosa nostra; di aver aiutato il fratello nella latitanza e a mantenere l’organizzazione criminale; di aver mantenuto le comunicazioni all’interno dell’associazione mafiosa. In pratica, la donna avrebbe occupato un ruolo strategico all’interno dell’organizzazione.
Secondo quanto emerso dalle indagini, è proprio da un pizzino – insieme ad altri accertamenti – che la donna aveva lasciato in una intercapedine di una sedia a portare gli inquirenti a scoprire i movimenti del boss e a condurli all’arresto nella clinica. Il pizzino era stato intercettato dagli agenti, mentre venivano piazzate delle cimici all’interno dell’abitazione della donna.
Su pizzino ritrovato e fotografato, erano elencate una serie di date e sigle che potevano riferirsi a malattie, ricoveri e interventi che corrispondevano alle ipotesi sul quadro clinico di Matteo Messina Denaro. Incrociando i dati con il profilo di Bonafede, si è palesata l’ipotesi dello scambio di persona, che ha così portato al latitante.
Leggi anche: Nuovi guai giudiziari per Donald Trump, niente immunità presidenziale
Tra i ritrovamenti fatti, in cui Messina Denaro era indicato con il nome in codice “Fragolone”, c’è anche una lettera in cui il boss si lamenta del comportamento della figlia. Messina Denaro parla di un necrologio letto su un giornale in ricordo di Nardo Bonafede (capomafia di Campobello di Mazara, zio del vero Andrea Bonafede) dove la nipote Marina dice del nonno «onorata di appartenerti».
Pare che il boss lamenti la mancanza di un simile atteggiamento della figlia nei suoi confronti e dice: «La mancanza del padre non è di per sé motivo di degenerazione educativa, è solo Lorenza che è degenerata nell’infimo, le altre di cui so sono tutte cresciute onestamente. La nipote dice al nonno “Onorata di appartenerti”, e lei cosa ha fatto al padre, cioè a me? Ma va bene così, non ho più nulla da recriminare».
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.