Armie Hammer: per l’attore californiano una nuova accusa di stupro

Armie Hammer, dopo le passate accuse di cannibalismo, è accusato di stupro nei confronti di una donna di 23 anni

Armie Hammer continua a far parlare di sé e anche questa volta le notizie che ci giungono non sono per nulla rassicuranti. L’attore protagonista del film di Luca Guadagnino, “Chiamami col tuo nome” risulta indagato a Los Angeles per stupro. L’indagine è iniziata dopo la denuncia di una ventenne.

La donna, che si fa chiamare Effie, ha raccontato ciò che le sarebbe accaduto in maniera anche circostanziata. Hammer – come si apprende sul sito Agi – avrebbe conosciuto la giovane su Facebook e in un incontro ha sarebbe stata “brutalmente violentata per quattro ore”. L’evento sarebbe accaduto nel 2017.

La donna, si legge sempre sull’Agi, ha dichiarato: “Mi ha sbattuto la testa contro il muro ripetutamente e ha compiuto altri atti violenti, ho pensato che mi avrebbe uccisa“. La brutta vicenda che la vede coinvolta, inoltre, non sembra essere circoscritta a quell’evento, ma sarebbe continuata a fasi alterne e per altri quattro anni, in cui “Effie” sarebbe stata abusata “mentalmente, emotivamente e sessualmente”. Ad aggravare la posizione dell’attore, ci sarebbero delle fotografie che l’avvocato della donna avrebbe fornito alla polizia, in cui si evincerebbero le ferite ricevute.

A difesa dell’attore, l’avvocato ha risposto alle accuse fornendo uno screenshot di un messaggio inviato dalla donna all’attore, in cui “Effie” sembrerebbe alludere ad una sua proposta di sesso estremo. L’avvocato dell’attore, inoltre, ha aggiunto: “Fin dal primo giorno Hammer ha sostenuto che tutti i suoi rapporti sono stati pienamente consensuali, discussi e concordati in anticipo e accuse improvvide volte solo a catturare l’attenzione renderanno più difficile ottenere giustizia per le vere vittime di violenze sessuali“.

La situazione per Hammer non è per nulla buona, visti anche le precedenti accuse di cannibalismo e il sospetto di altri messaggi inviati a donne, in cui avrebbe parlato di sue fantasie su stupri e violenze.

 

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