Anthony Fauci chiede le cartelle cliniche dei ricercatori cinesi

Allarme nuove epidemie. Fauci: "dobbiamo prepararci al meglio”

La ricerca sul Covid-19 continua e oggi Anthony fauci chiede alla Cina le cartelle cliniche dei ricercatori di Wuhan per capire di cosa si sono ammalati

Anthony Fauci, epidemiologo statunitense ai vertici della task force Usa contro il Covid-19, ha chiesto alla Cina le cartelle cliniche dei ricercatori ammalatisi nel 2019: “Vorrei vedere – ha detto Fauci  al Financial Times – le cartelle cliniche dei tre impiegati del Wuhan Institute of Virology che si sono ammalati nel 2019”.

Fauci è sempre stato tra i sostenitori del fatto che il Covid-19 sia di origine animale e che quindi il virus abbia fatto il salto di specie: “ho sempre ritenuto – ha detto Fauci – che con enorme probabilità il virus abbia compiuto il salto di specie”, ma negli ultimi tempi è stata avanzata l’ipotesi di una fuga del virus da un laboratorio di Wuhan, dove si sarebbero ammalati tre ricercatori nello stesso periodo e poco prima della diffusione massiccia della pandemia, i quali necessitarono anche di ricovero ospedaliero. A tal proposito gli Stati Uniti hanno avviato una indagine per capire la dinamica dei fatti e su questo Fauci ha dichiarato: “dobbiamo continuare a indagare, finché non avremo le prove. Vorrei vedere le cartelle cliniche delle tre persone che si sono ammalate nel 2019“.

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La richiesta di Fauci, dunque, arriva per fare chiarezza una volta per tutte sulla questione, per capire di che malattia si parla per i ricercatori, allargando l’indagine anche ad altri casi: “Si sono davvero ammalate? E di cosa?“. E ancora: “Lo stesso vale per i minatori che si sarebbero ammalati anni fa. Cosa dicono le loro cartelle cliniche? C’era già un virus? E qual era? È perfettamente possibile che le origini di Sars-CoV-2 fossero in quella grotta, e che il virus sia poi diffuso naturalmente o attraverso il laboratorio”.

Fauci fa riferimento, nell’ultima dichiarazione ad una serie di eventi avvenuti negli anni scorsi, come quello del 2012, quando in una miniera nella contea montuosa di Mojiang (Yunnan) 6 minatori furono colpiti da polmonite atipica, due morirono, contratta toccando un fungo cresciuto sul guano dei chirotteri locali. Seguirono altri episodi e scoperte varie in altri luoghi, che seppur sono considerati casi isolati, accendo, oggi, un tassello in più sulla pandemia in corso.

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