Anita Olivieri dopo il GF prende provvedimenti seri: il motivo e le conseguenze

Anita Olivieri dopo il Grande Fratello prende provvedimenti seri: ecco il motivo e le sue dichiarazioni

Anita Olivieri è uscita dalla Casa del Grande Fratello poco prima della finale. La sua avventura all’interno del programma televisivo Mediaset è durato ben sei mesi. Tra alti e bassi Anita è entrata certamente nel cuore degli italiani nonostante numerosi momenti di sconforto, conflitti e scontri con gli altri inquilini. Nell’ultimo periodo Anita si è avvicinata sempre di più al giovane Alessio, e la loro storia d’amore sbocciata sotto le telecamere, da pochi giorni continua anche a trionfare fuori.

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Le dichiarazioni della giovane ex concorrente…

Anita dopo la finale del GF ha deciso di fare un passo decisivo. L’ex concorrente nelle ultime ore attraverso una stories Instagram ha informato che prenderà seri provvedimenti con una serie di diffide. L’ex gieffina scrive: “Lo dico così siete preparati, questa settimana partono le diffide”. Poi ha aggiunto specificando nel dettaglio: “I commenti o post offensivi sui social sono puniti dal Nostro legislatore all’art. 595 c.p., comma 3, con la pena della reclusione da sei mesi a tre anni o con la multa minima di 516 euro oltre ad una condanna al risarcimento del danno patrimoniale e/o non patrimoniale in favore della persona offesa. […] La giurisprudenza della Suprema Corte di Cassazione ha, altresì, precisato che nel caso di diffusione dei commenti (post, commenti) tramite social network quest’ultimi integrano il reato di diffamazione aggravata dall’uso del mezzo di pubblicità a norma dell’art. 595, comma 3, c.p., in quanto si tratta di una condotta potenzialmente capace di raggiungere un numero indeterminato di soggetti ampliando e aggravando l’offesa con la capacità diffusiva del mezzo adoperato. (cfr. Cass. Pen. Sez. 5, n. 4873 del 14/11/2016, dep. 2017, Manduca, Rv. 269090 – 01)”. Ed infine ha concluso: “Se pensate di essere protetti da uno schermo o qualche km di distanza, vi sbagliate ahimè”.