La ragazza è stata arrestata in Iran
Da giorni si parla ormai dell’arresto della 30enne italiana Alessia Piperno. Viaggiatrice incallita, per lavoro e per passione sarebbe stata arrestata il 30 settembre.
A pochi giorni dal suo ultimo post Instagram in cui raccontava i dettagli del suo viaggio.
Alessia Piperno avrebbe assistito e non partecipato attivamente a una serie di manifestazioni legate all’utilizzo del velo o meno.
Chi è Alessia Piperno
La Piperno è nata a Roma ed è figlia di una famiglia di cartolai e librai della capitale, ha se non partecipato, quantomeno assistito, come racconta lei stessa nei suoi post.
Alessia, come si descrive su Instagram è una viaggiatrice solitaria, una travel blogger. A dare l’annuncio del suo fermo il padre.
Quest’ultimo ha spiegato di aver ricevuto una chiamata di Alessia Piperno che raccontava di essere stata arrestata durate i festeggiamenti per il suo compleanno organizzati a Teheran con alcuni amici.
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Il racconto di Gianluca Gotto
Uno degli amici di Alessia Pipiteno, Gianluca Gotto ha poi voluto chiarire meglio chi fosse la sua amica con un lungo post.
“Prima di tutto vorrei raccontarvi chi è Alessia.
Ho già letto vari commenti di un’idiozia sconfinata da parte di persone che pur non avendo alcuna esperienza di viaggio e di vita, e non sapendo assolutamente nulla su questa faccenda, hanno già emesso le loro sentenze.
Alessia ha 30 anni e ha vissuto e viaggiato da sola in mezzo mondo: Australia, Islanda, India, Nicaragua, Pakistan.
Come me e Claudia, lavora in remoto.
Avevo raccontato la sua storia sul blog anni fa, poi lo scorso novembre ci siamo incontrati a Marrakech per puro caso.
Abbiamo ammirato il tramonto a piazza el-Fna e trascorso la serata a parlare di vita, viaggi, sogni, difficoltà e felicità sul terrazzo del suo riad.
Da allora, Alessia è una delle nostre migliori amiche.
E ve lo posso assicurare, è una persona d’oro.
Intelligente, sensibile, brillante e coraggiosa.
È innamorata del mondo, specialmente delle sue zone più autentiche.
Ma è anche una viaggiatrice molto, molto navigata.
È estremamente attenta e rispettosa.
Quando ci siamo salutati a Marrakech era notte fonda e ci ha detto: “Scrivetemi quando arrivate!”
Ecco chi è Alessia.
Non era in Iran per cacciarsi nei guai.
Ha sempre indossato l’hijab ed era lì da ben prima che scoppiassero le proteste.
Per i tanti che non lo sanno, fino a qualche settimana fa si poteva viaggiare nel paese senza alcun problema (lo facevano in tantissimi).
Alessia era in attesa del visto per tornare in Pakistan, dove voleva dare il suo aiuto a un popolo che le aveva dato tanto e che ora è in ginocchio a causa delle alluvioni.
Mercoledì scorso è stata arrestata.
Non si sa con quale accusa, né che cosa la aspetti.
Ma io credo che noi persone libere del mondo libero abbiamo il dovere di chiedere a gran voce che le venga dato tutto il supporto possibile dalle nostre istituzioni.
Altrimenti siamo uguali a coloro che tanto critichiamo.
Prima di giudicare Alessia, ricordatevi la verità di fondo: la sua unica colpa è di essere una viaggiatrice in un paese dove l’indipendenza delle donne semplicemente non è tollerata”.
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