Aleksei Navalny, stabiliti luogo e data dei funerali

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Aleksei Navalny, stabiliti luogo e data dei funerali. Ieri è stato fermato uno dei suoi legali con l’accusa di disturbo dell’ordine pubblico

I funerali di Aleksei Navalny si terranno venerdì primo marzo alle due del pomeriggio (ora locale) nella chiesa dell’Icona della madre di Dio nel quartiere di Maryno, a sud est di Mosca. A dare la notizia è stata Kira Yarmish, ex portavoce del dissidente, morto il 16 ebbraio scorso nella colonia penale di Kharp in cui era detenuto.

Successivamente, Navalny sarà sepolto, alle ore 4, al cimitero Borisovskoe. A renderlo noto è stato il direttore della Fondazione contro la corruzione, Ivan Zhdanov, ricordando le difficoltà dell’entourage di Navalny a trovare una sala disponibile per la cerimonia.

Non ancora sono state chiarite le circostanze e le cause del decesso del dissidente. Le autorità russe hanno parlato di un coagulo di sangue, avvalorando la teoria della morte naturale. Tuttavia, altre indiscrezioni parlerebbero di un pugno inferto al cuore del dissidente, attraverso una tecnica in uso al KGB. La vedova di Navalny, invece, ha parlato di avvelenamento. Non è chiaro nemmeno il contesto in cui sarebbe Navalny sarebbe morto. Nei giorni successivi il decesso si è parlato di uno scambio di prigionieri tra la Russia, Usa e Germania.

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Nelle ultime ore, secondo quanto riportato da Adnkronos, è emersa la notizia, secondo cui “uno degli avvocati del dissidente russo è stato intanto fermato ieri a Mosca dalla polizia con l’accusa di disturbo dell’ordine pubblico“. Secondo la Novaya Gazeta il legale sarebbe Dubkov, colui che aveva accompagnato la madre di Navalny, Lyudmila, nella città artica di Salekhard, aiutandola a riavere il corpo del figlio morto.

«Nella lotta contro Putin avete alleati affidabili: ci sono decine di milioni di russi che sono contro Putin, contro la guerra, contro il male che porta. Non dovete perseguitarli, al contrario, dovete lavorare con loro e con noi». Lo ha detto questa mattina Yulia Navalnaya alla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo. Poi dice chiaramente: «Non avete a che fare con un politico, ma con un mafioso sanguinario. Putin è il capo di una banda criminale organizzata. Questa comprende avvelenatori e assassini, ma sono tutti solo burattini. La cosa più importante sono le persone vicine a Putin, i suoi amici, i suoi collaboratori e i custodi del denaro della mafia».

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