Mattarella ad Auschwitz: “nessun arretramento nella tutela dei diritti e delle libertà fondamentali”
Mattarella in visita ad Auschwitz: “nessun arretramento nella tutela dei diritti e delle libertà fondamentali”
Ieri, martedì 18 aprile, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha incontrato, nel corso della visita di Stato in Polonia, il Primo Ministro, Mateusz Morawiecki, al Palazzo della Cancelleria, la Presidente del Sejm, Elżbieta Witek e il Presidente del Senato, Tomasz Grodzki, al Palazzo del Parlamento.
Nel pomeriggio Mattarella si è recato ad Auschwitz dove ha deposto una corona al Muro delle esecuzioni, ha visitato il Museo di Auschwitz 1, accompagnato da Tatiana e Andra Bucci, sopravvissute a Birkenau, e ha preso parte alla cerimonia conclusiva della Marcia dei Vivi.
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Nel suo intervento, ha detto Mattarella: “Siamo qui oggi a rendere omaggio e fare memoria dei milioni di cittadini assassinati da un regime sanguinario come quello nazista che, con la complicità dei regimi fascisti europei, che consegnarono propri concittadini ai carnefici, si macchiò di un crimine orrendo contro l’umanità. Un crimine atroce che non può conoscere né oblio né perdono”. Poi aggiunge: “Nei campi nazisti, oltre a milioni di ebrei, bersaglio di quella disumana macchina di orrore, anche oppositori politici, sinti, rom, disabili, omosessuali trovarono la morte nelle camere a gas, o per il freddo, la fatica, la fame e le malattie o, ancora, perché vittime di esperimenti criminali. Cittadini innocenti di ogni parte d’Europa furono tradotti bestialmente a questo luogo di morte. Un immenso cimitero senza tombe”.
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Insieme al Presidente Mattarella anche una scolaresca e due sopravvissute. Si tratta di due sorelle italiane sopravvissute agli orrori di Birkenau: Tatiana e Andra Bucci. Con loro: “A Tatiana e Andra va il ringraziamento di noi tutti. – ha detto Matterella – Oggi più che mai, nel riproporsi di temi e argomenti che avvelenarono la stagione degli anni ‘30 del secolo scorso con l’infuriare dell’aggressione russa all’Ucraina, la Memoria dell’Olocausto rimane un monito perenne che non può essere evaso. L’odio, il pregiudizio, il razzismo, l’estremismo, l’antisemitismo, l’indifferenza, il delirio, la volontà di potenza sono in agguato, sfidano in permanenza la coscienza delle persone e dei popoli. Non può essere ammesso nessun cedimento alle manifestazioni di intolleranza e di violenza, nessun arretramento nella tutela dei diritti e delle libertà fondamentali, base del nostro convivere pacifico. Possiamo recarci al Muro della Morte ma, se pensiamo alle vittime, dobbiamo alzare lo sguardo ben oltre”.
Nel corso della cerimonia, dopo il saluto introduttivo del Maestro di Cerimonia, Greg Masel, si è osservato un minuto di silenzio ed è stato eseguito il brando Sound of Silence. Successivamente sono intervenuti il Chair dell’International March of Living, Shumel Rosenman, e il Presidente Mattarella.
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