Sanremo 2023, Giorgia: “Il tempo toglie, ma il palco è sempre uguale: misterioso”
“Parole dette male” è il brano con cui Giorgia torna a Sanremo dopo 22 anni: significato del brano e progetti dopo il Festival
“Parole dette male” è il brano che Giorgia porta a Sanremo 2023. La canzone parla di un amore che non c’è più, di come “bisogna lascare anadare alla volta nella vita e smettere di vivere nel passato e vedere quello che c’è avanti”. Così spiega Giorgia in conferenza stampa. L’artista si dichiara emozionata e ammette che Sanremo è la scuola adatta per imparare a vivere e gestire le emozioni. Poi parla di suo figlio, su domanda, e dice che non ha smesso di tifare per Lazza a Sanremo 2023.
Girgia torna dopo 22 anni sul palco dell’Ariston. “C’è più leggerezza rispetto al passato, ma quel palco poi è sempre particolare… Perché sono di nuovo qui dopo tanto tempo? La chiave è stata la capacità persuasiva di Amadeus. All’inizio gli ho detto che non me la sentivo, che non mi ci vedevo, che Sanremo l’avevo fatto ed era il passato. Lui però mi ha fatto riflettere, mi ha fatto pensare che questo ritorno sia un atto di vicinanza verso il pubblico, il famoso rimettersi in gioco. Io sono nata qui, questo palco ha qualcosa della mia vita, è stato importante a livello professionale e personale. A 50 anni, dopo il difficile momento che abbiamo passato, sono dovuta risorgere da una sorta di incertezza soprattutto creativa, per ricostruire questo posto è perfetto”. Pronostici di podio? “Mengoni, Ultimo, Lazza, Madame… oppure un’Ariete, una Mara Sattei. Secondo me ci saranno anche sorprese”.
Poi sui progetti è chiara: “c’è un dovere di non rifare le cose che ho già fatto”. Nel suoi progetti, dopo Sanremo, i teatri lirici e i concerti.
Qualcuno le chiede se “è una canzone per chiudere il cerchio su Alex Baroni” ma l’artista nega che sia così, anche se la canzone le sembra cucita addosso.
E sul duetto con Elisa, spiega: “Elisa è stato un pensiero istintivo, ci ispiriamo a vicenda e musicalmente mi nutre. Ci teniamo per mano e ci dà la voglia di restituire. É un pezzetto della nostra vita al Festival”.
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