Sanremo 2022, Drusilla Foer a R101: “Per ora sono tranquilla, ma probabilmente arriverò lì e mi verrà un attacco di panico”
Ieri sera è andato in onda “Parola di Dru”, l’appuntamento settimanale di madame Drusilla Foer all’interno di “Facciamo finta che”, il programma di Maurizio Costanzo e Carlotta Quadri in onda su R101.
Alla domanda di Costanzo “Emozionata?”, Drusilla ha risposto “E vabbè, non è che vado alla fiera del cinghiale”
“Parto domani per Sanremo, ma dalle mie colleghe che sono là so che c’è già un bel fermento, poi quello è un palco che agita, che emoziona. Per ora io sono tranquilla, ma probabilmente arriverò lì e mi verrà un attacco di panico. Io però cercherò di divertirmi, credo che non penserò a tutti gli occhi che mi guardano, penserò di essere che ne so alla fiera della salsiccia o in onda con voi a fare quattro chiacchiere”.
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“Sanremo è una cosa aggregante, è come una partita della Nazionale, Sanremo è un contenitore dove l’Italia si riconosce e si sente un po’ Italia.
Infatti svariate colleghe o colleghi o giornalisti mi hanno chiesto una cosa piuttosto antipatica, mi hanno chiesto ‘ma lei che è così pipiripi pipiripi pipiripi, dove pipiripi si intende gran dama, come si sente a diventare un personaggio nazionalpopolare?’ Io bene, sono felice di piacere al popolo di una nazione, nazionalpopolare è un valore”.
Carlotta Quadri: “Mi chiedevo come ci si sente a vivere tutto il giorno quando qualunque cosa dici potrà essere usata contro di te”
Drusilla: “Ma io ci sono abbastanza abituata, ormai da anziana io dico tutto quello che mi pare perché se no è inutile anche invecchiare se non si ha il privilegio di dire quello che ti passa per la testa. Se dico una bischerata diranno che ho detto una bischerata, se dico una cosa ragionevole diranno che ho detto una cosa ragionevole. Il giornalismo deve fare il suo lavoro e io mi divertirò”.
“Credo che mi affiderò alle persone, a relazionarmi con Amadeus, a stare su quel palco, a guardare i musicisti, a cercare di non fracassami il femore con tutta l’osteoporosi che ho addosso. Cercherò di relazionarmi al luogo, alle persone, come sempre faccio, farò finta di essere in un teatro dove faccio il mio spettacolo. Le serate sono consecutive, non c’è il tempo per provare troppo, c’è qualche appuntamento preciso all’interno della serata, ma insomma sarà tutto molto improvvisato.
Dalle chiacchierate che ho fatto con Amadeus qua e là ci troviamo molto bene e poi si vedrà. Cerchiamo di divertirci, non si guida uno shuttle, siamo su un palcoscenico, si ascolta la musica, si commenterà”.
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