Assisi OnLive prosegue tra musica e teatro con nuovi appuntamenti. Attesa per Michele Bravi, Simone Cristicchi e Andrea Pennacchi
Tris di appuntamenti per Assisi OnLive, progetto culturale di musica, teatro e spettacolo dal vivo in scena fino al 25 settembre alla Lyrick Summer Arena di Assisi promosso in sinergia da Associazione Riverock, Associazione Culturale ZonaFranca, Associazione Umbra Canzone Musica d’Autore, Piccolo Teatro degli Instabili, Associazione Culturale Ponte Levatoio, con il patrocinio e il contributo del Comune della Città di Assisi. Main sponsor Pegaso 2000.
Si inizia stasera (3 settembre) con Michele Bravi. Il cantautore umbro salirà sul palco dell’Arena con l’unica tappa umbra della sua tournée estiva live piano e voce prodotta da Vivo Concerti. L’artista porterà sul palco, oltre al singolo “Falene”, uscito lo scorso 18 giugno, i brani contenuti nel concept album “La Geografia del Buio”, pubblicato a gennaio e che ha debuttato #1 nella classifica FIMI/GFK, come “Mantieni il bacio”, certificato disco d’oro con oltre 11 milioni di stream e 6 milioni di views, e alcune delle sue canzoni di maggior successo.
Il 6 settembre sarà la volta di Simone Cristicchi e il suo “Abbi Cura di Me Live Tour 2021”, un appuntamento che si realizza in collaborazione con il “Cambio Festival”. In scena un repertorio d’eccellenza del maestro Cristicchi. Vorrei cantare come Biagio, Studentessa universitari e Ti regalerò una rosa, sono solo la punta di un iceberg! Come un cartografo che ha viaggiato a lungo in diversi paesi lontani, Cristicchi apre al pubblico la sua valigia di “Ricercautore”: storie raccolte in 13 anni di intensa attività teatrale e musicale. Un viaggio tra storie cantate e raccontate di matti che salgono sulle sedie per volare via dal manicomio del mondo, di vecchi minatori, di reduci della guerra di Russia ma anche di sentimenti folli come quelli del custode di un museo innamorato della statua di Venere, dell’amore impossibile tra un cellulare e una carta sim o del brivido inaspettato che nasce tra due ottantenni abbandonati in un ospizio che si risolve in un commovente ultimo valzer. La passione per la ricerca delle storie, la musica popolare, il teatro di narrazione e la canzone d’autore daranno vita ad un vero e proprio “concerto all’incontrario”, che permetterà al pubblico di conoscere da vicino il repertorio pressoché sconfinato di un inimitabile Fabbricante di Canzoni.
Il 7 settembre direttamente dal successo televisivo di LA7, “Propaganda Live”, arriva in scena Andrea Pennacchi con il suo “Pojana e i suoi fratelli”.
Sul palco – I fratelli maggiori di Pojana: Edo il security, Tonon il derattizzatore, Alvise il nero e altri, videro la luce all’indomani del primo aprile 2014. In quel giorno, infatti, l’Italia scoprì che in un capannone di Casale di Scodosia (comune del veneziano noto per i mobilifici e per i carri allegorici) veniva costruito un secondo Tanko, una macchina movimento terra blindata, con un ‘cannoncino’ in torretta. Io e il mio socio, il musicista Giorgio Gobbo, sentimmo subito la necessità di raccontare alla nazione le storie del nordest che fuori dai confini della neonata Padania nessuno conosceva. “Il mondo deve sapere – pensavamo – come mai i laboriosi veneti costruiscono nei loro capannoni svuotati dalla crisi delle “tecniche” degne dell’Isis”. Va detto che queste storie venivano già raccontate da giornalisti straordinari come Rumiz e Stella, o sociologi come Diamanti, ma a teatro erano ancora poco presenti. C’era un buco, pensavamo. È significativo e terribile che i veneti siano diventati, oggi, i cattivi: evasori, razzisti, ottusi. Di colpo.
Da provinciali buoni, gran lavoratori, un po’ mona, che per miseria migravano a Roma a fare le servette o i carabinieri (cliché di molti film in bianco e nero), a avidi padroncini, così, di colpo, con l’ignoranza a fare da denominatore comune agli stereotipi. Un enigma, che per noi si risolve in racconto: siamo passati da maschere più o meno goldoniane a specchio di una società intera. Una promozione praticamente. Quando Francesco Imperato mi propose di collaborare al progetto “This is Racism”, recitando il testo di Marco Giacosa per il video di “Ciao Teroni” (c’era un titolo più lungo e articolato, ma la viralità lo ha ridotto a questo), Franco Ford detto “Pojana” era già nato. Era il ricco padroncino di un mio adattamento delle “Allegre comari di Windsor” ambientato in Veneto, con tutti le sue fisse: le armi, i schei e le tasse, i neri, il nero. In seguito, la banda di Propaganda Live l’ha voluto sul suo palco, e lui si è rivelato appieno per quel che è: un demone, piccolo, non privo di saggezza ma non particolarmente in alto nella gerarchia infernale, che usa la verità per i suoi fini e trova divertenti cose che non lo sono, e che è dentro ognuno di noi. Ed eccolo qui, con tutti i suoi fratelli, a raccontare storie con un po’ di verità e un po’ di falsità mescolate, per guardarsi allo specchio.
Come da norme governative, l’accesso a ogni evento è consentito previa presentazione del Green Pass. Per l’occasione, grazie alla collaborazione con CTF Medical e la Casa di Cura Liotti di Perugia, sarà possibile effettuare il tampone rapido sia nei giorni precedenti ogni appuntamento, telefonando allo 075 372 5112, che in loco prima del live dove sarà presente un’unità mobile di analisi a partire dalle ore 17.00. Il prezzo del tampone: euro 15,00 per over 18, euro 10,00 per under 18.
All’interno dell’Arena saranno allestiti, in linea con le disposizioni in materia anti-covid, dei punti food & drink aperti tutte le sere di programmazione.
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