Il vincitore di Amici per la sezione canto ha svelato alcuni aspetti della sua adolescenza che non aveva mai raccontato finora
Mentre la sua “Malibù” impazza nelle radio ed è campione di stream, Sangiovanni ha affidato ad una lunga intervista al settimanale “Tv Sorrisi e Canzoni”, alcuni racconti legati alla sua adolescenza che finora non aveva mai confidato a nessuno.
“Avevo grossi problemi di ansia e paranoia. Ho fatto psicoterapia e ho preso pure dei medicinali. Ma solo quando ho cominciato anche a scrivere le cose sono migliorate davvero. Hai presente quei film horror dove c’è un demone interiore che ti imbruttisce? Quando le mie parole finivano sulle note del telefono era come se, per un po’, me ne potessi liberare” ha dichiarato il giovane artista, ammettendo di aver sofferto di ansia e paranoia, fino ad essere arrivato a dover assumere medicinali. Solo la musica e la scrittura sono riusciti a salvarlo del tutto.
Ciò che lo faceva stare male era il luogo in cui avrebbe dovuto formarsi e sentirsi al sicuro. Sangiovanni ha spiegato: “La scuola era diventata un inferno. Un conto è quando vieni bullizzato dai compagni, un altro conto è quando anche i professori ti dicono: ‘Tu non combinerai mai niente nella vita‘. Mi chiudevo in camera senza amici, incompreso”.
La responsabilità di un’adolescenza non facile è data agli insegnanti che non hanno saputo comprenderlo, ma lo schernivano prospettandogli l’assenza di qualsiasi tipo di futuro.
Quel periodo della sua vita oramai è definitivamente archiviato. Con la musica, sua fedele compagna di vita da sempre, ha saputo riscattarsi conquistando la stima dei colleghi, dei fans e di quanti non credevano in lui. Grande forza la riceve anche dalla fidanzata Giulia Stabile della quale ha detto: “Mi aiuta tantissimo. A volte la guardo e le dico: ‘Ma come fai a vedere il mondo così?‘. Sto imparando, con qualche anno di ritardo, a essere il bambino che non sono mai stato”.
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