Ornella Vanoni: «Secondo me muoio sul palco»

Ornella Vanoni

Le parole dell’artista

Con la classica ironia e sincerità, Ornella Vanoni si racconta in una lunga intervista a Repubblica.  «Secondo me muoio sul palco» dice senza remore.

Poi parlando della sua presenza la domenica sera da Fazio:«La mia domenica è cambiata esco alle nove di sera, torno alle undici e mezza. Dico quello che penso, mi diverto».

Sul non sentirsi diva: «Non sto scherzando, non voglio fare l’umile, ho sempre tanti dubbi su di me. Quando ero più giovane ero una tragedia, prima di cantare avevo un’ansia; bevevo un whisky e un caffè, me l’aveva consigliato un medico, combinazione ottima».

Ornella Vanoni poi racconta: «non sono stata libera per anni. Mi hanno mandato in collegio, tornavo solo in estate. Ero ubbidente, mai pensato di scappare dalla finestra, mai tentato la fuga. Poi ho incontrato Strehler e mi sono liberata della borghesia ma ero comunque gestita da un uomo che mi amava ed era un genio. Ho imparato di più assistendo alle sue prove che studiando».

E poi: «la libertà ha un prezzo altissimo, oggi mi piacerebbe avere qualcuno. Ma avrei accanto un vecchio scamuffo, allora no, e a me il toy boy non interessa. Restiamo sole io e la cagnolina Ondina».

Poi spazio alla politica: «In questo momento non mi pare che la sinistra abbia delle idee, è come se si dovesse riprendere dal coma. E la destra ne approfitta. La sinistra ce l’ha messa tutta perché vincesse la destra, si sono applicati. Poi hanno tirato fuori una ragazza, la Schlein: siamo sicuri che fosse quella giusta? Meloni ha saputo imporsi. Purtroppo la rovina il contorno».

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