Vaccini, Ema e ECDC invitano la popolazione a completare il ciclo vaccinale così da poter scongiurare infezioni gravi ed evitare il contagio con la variante Delta
In una nota congiunta l’Ema (Agenzia Europea del Farmaco) e ECDC (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie), invitano la popolazione europea a completare il ciclo vaccinale, al fine di scongiurare l’infezione anche dalla variante Delta. Completare il ciclo di vaccinazione “è particolarmente importante se si tiene conto della diffusione della variante Delta di SARS-CoV-2 (il virus che causa COVID-19), la necessità di proteggere i cittadini, in particolare quelli a rischio di COVID-19 grave, e il desiderio di aprire le nostre società e allentare le restrizioni”.
La variante Delta – dice la nota – è una variante di preoccupazione che si sta diffondendo rapidamente in Europa e potrebbe seriamente ostacolare gli sforzi per controllare la pandemia: “l’evidenza suggerisce che è dal 40% al 60% in più di trasmissibilità rispetto alla precedente variante Alpha che è stata la prima grande variante di preoccupazione nell’UE. Inoltre, la variante Delta può essere associata a un rischio più elevato di ospedalizzazione“.
La variante Delta, inoltre, potrebbe seriamente ostacolare gli sforzi per controllare la pandemia, facendo registrare dati dal 40% al 60% in più di trasmissibilità rispetto alla precedente variante Alpha: “Prove preliminari suggeriscono che entrambe le dosi di un vaccino COVID-19 a 2 dosi sono necessarie per fornire una protezione adeguata contro la variante Delta”.
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Ritorna l’incubo di sviluppare malattie gravi e mortalità che è “maggiore per i gruppi di età più avanzata e quelli con altre condizioni di base, sottolineando la loro necessità di completare i corsi di vaccinazione raccomandati”. Tuttavia, dice la nota, ci sono ancora 10 paesi dell’UE/SEE in cui quasi il 30% o più degli individui di età superiore agli 80 anni non ha ancora completato il ciclo di vaccinazione raccomandato. per questo motivo, per proteggere le persone fragili e anziane in ambienti chiusi, come i pazienti ricoverati o i residenti in strutture di assistenza a lungo termine, in alcuni paesi è necessario un ulteriore lavoro per aumentare la diffusione del vaccino tra gli operatori sanitari e il personale di tali istituzioni.
L’EMA e l’ECDC, dunque, incoraggiano gli operatori sanitari e di assistenza a vaccinarsi il prima possibile, per proteggere se stessi, le loro famiglie e coloro con cui lavorano e di cui si prendono cura.
Attualmente, l’EMA e l’ECDC non sono in grado di formulare raccomandazioni definitive sull’uso di diversi vaccini COVID-19 relativamente alle due dosi. Tuttavia, i risultati preliminari di studi in Spagna, Germania e Regno Unito suggeriscono una risposta immunitaria soddisfacente e nessun problema di sicurezza, anche nel caso della vaccinazione eterologa. Ulteriori dati sono attesi a breve e l’EMA continuerà a esaminarli non appena saranno disponibili.
Sulla terza dose al momento è troppo presto per confermare se e quando sarà necessaria una dose di richiamo per i vaccini COVID-19, perché non ci sono ancora abbastanza dati dalle campagne di vaccinazione e dagli studi in corso per capire quanto durerà la protezione dai vaccini, considerando anche la diffusione di varianti.
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