Ucraina, i Rom entrano nell’esercito e combattono contro l’aggressore russo

Ucraina, i Rom entrano nell'esercito e combattono contro l'aggressore russo

Ucraina, i Rom entrano nell’esercito e combattono contro l’aggressore russo: “qui è diverso: si tratta di un’aggressione!”

Yaroslav Halas è un giovane ufficiale della 128ª brigata d’assalto dell’esercito ucraino, che si è distinta in diverse battaglie, tra cui quella per la liberazione di Kherson. La particolarità dell’ufficiale è che appartiene all’etnia Rom. A raccontare la storia e a raccogliere la testimonianza dell’ufficiale è stato il quotidiano La Repubblica.

L’ufficiale ha spiegato le motivazioni che lo hanno portato ad arruolarsi: “Noi abbiamo una legge non scritta e antichissima: non combattere mai, non entrare in un esercito”, spiega Yaroslav. “Ma qui è diverso: si tratta di un’aggressione. E credo che stiamo creando la nostra storia, di rom e di cittadini ucraini. Al fronte abbiamo issato la bandiera romaní e, quando finirà, aprirò un piccolo museo di guerra per far sapere alla gente che anche i rom hanno difeso l’Ucraina”.

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Sempre dalle pagine di La Repubblica, si legge la testimonianza di Oleksii Mykhailovych Panchenko: “La mattina del 24 febbraio i russi hanno bombardato l’aeroporto vicino a casa mia”. L’uomo ha tre figli ed è un camionista, abituato a viaggiare per l’Europa, ma non si poteva muovere a causa dei tank degli invasori: “Fino all’8 aprile non siamo riusciti a scappare, piovevano cannonate e razzi. Poi abbiamo preso le nostre cose e raggiunto le linee ucraine. Il 15 aprile, al mattino, mi sono recato all’ufficio di reclutamento: il personale era stupito, quasi scioccato dal fatto che un rom volesse arruolarsi. A mia moglie l’ho detto solo al momento di partire: “Lo faccio per i nostri figli, voglio che vivano in una Ucraina libera”. Oggi come sto? Quando sei abituato a sedere allo stesso tavolo con i tuoi compagni e poi ti dicono che sono caduti… è dura”.

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