Ucraina, bimbo di 11 anni sotto le macerie di un palazzo di 5 piani per sei ore

Ucraina, bimbo di 11 anni sotto le macerie di un palazzo di 5 piani per sei ore

Ucraina, bimbo di 11 anni sotto le macerie per sei ore. continuano le operazioni di estrazione di altri civili

L’Ucraina si è svegliata per il quarto giorno consecutivo sotto il fuoco delle bombe russe, risposta del Cremlino alla distruzione di un ponte fondamentale per la Russia in Crimea. Non solo Kiev, ma diverse città ucraine sono obiettivo del fuoco nemico. A pagarne le conseguenze è la popolazione civile costretta a rifugiarsi nelle metropolitane o nei bunker cittadini.

Tra le città maggiormente colpite nel corso della notte c’è Mykolaiv, sita nell’Ucraina meridionale. In questa città i bombardamenti hanno colpito e distrutto un edificio di cinque piani, in cui vi abitavano civili. La notizia che ha fatto il giro del mondo, riguarda il salvataggio di un bambino di 11 anni intrappolato per sei ore sotto le macerie.

Mentre il bambino è stato tratto in salvo, ma non se ne conoscono le condizioni di salute, i soccorritori sono impegnati nelle ricerche di altri condomini che al momento del bombardamento erano all’interno dell’edificio. All’appello mancano circa sette persone. A renderlo noto è il governatore Vitaliy Kim.

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Il sindaco della città di Mykolaiv, Oleksandr Sienkevych, citato da The Kyiv independent, ha confermato la notizia che la città è stata “pesantemente bombardata”, aggiungendo che “le forze russe hanno colpito un edificio residenziale di cinque piani” e che “i soccorritori stanno lavorando sulla scena. Al momento non sono disponibili informazioni sulle vittime”.

Intanto, l’Ucraina ha lanciato una raccolta di crowdfunding dopo gli attacchi russi alle città di tutto il paese, raccogliendo fino ad ora 9,6 milioni di dollari in 24 ore. Il denaro servirà per l’acquisto di droni kamikaze per le forze armate ucraine, “nello specifico saranno acquistati 50 droni Ram II, velivoli senza pilota con un carico utile di esplosivo di 3 kg, progettati e costruiti da società ucraine, insieme a tre stazioni di controllo”.

Serhii Sternenko, un attivista ucraino, ha detto: «Le campagne di crowdfunding rafforzano la nostra difesa; noi, il popolo, aiutiamo l’esercito ucraino. Ma abbiamo ancora bisogno di più armi dai nostri alleati per fermare questo terrore e il crimine di genocidio che la Russia commette quotidianamente in questo Paese europeo».

Fonte immagine: https://twitter.com/ardit_toca/status/1199191460601647104/photo/1

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