Torino, clima teso tra università e Israele. A Bologna tensione con la polizia

Torino, clima teso tra università e Israele. A Bologna tensione con la polizia

Università, clima teso nei confronti di Israele: Torino ferma la collaborazione, a Bologna tensione con la polizia

Clima teso nelle università italiane sul tema del conflitto israelo-palestinese. Il Senato accademico dell’Università di Torino ha deciso di bloccare un bando di collaborazione con l’Università Ben-Gurion del Negev in Israele, su pressione dei collettivi studenteschi che promuovono il movimento BDS (Boycott, Divestment and Sanctions). La decisione ha acceso un acceso dibattito, con la ministra dell’Università Anna Maria Bernini che ha definito la scelta di Torino “un grave errore“.

A Bologna, la tensione è salita alle stelle durante un corteo organizzato dai collettivi in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico. Slogan come “Boicotta Israele” e “Israele assassino” hanno risuonato per le strade, mentre alcuni studenti hanno tentato di bloccare l’ingresso al corteo ufficiale. La polizia è intervenuta per evitare scontri, caricando i manifestanti e identificando alcune persone.

Le motivazioni alla base del boicottaggio sono diverse: i collettivi accusano Israele di violazioni dei diritti umani nei confronti dei palestinesi, di occupazione illegale dei territori e di apartheid. L’Università di Torino ha giustificato la sua decisione affermando che il bando era “in linea con i principi di etica e di responsabilità sociale” dell’ateneo.

La scelta di Torino ha aperto un vaso di Pandora. La ministra Bernini ha annunciato che incontrerà i rettori delle università per discutere del tema e per “ribadire l’importanza della collaborazione internazionale“. Il dibattito è destinato a proseguire, con posizioni diametralmente opposte che si confrontano su un tema complesso e delicato.

La premier Giorgia Meloni trova “preoccupante” la scelta del Senato accademico dell’Università di Torino che segue, sottolinea, “un’occupazione da parte dei collettivi. Se le istituzioni si piegano a questi metodi – sostiene – rischiamo di avere molti problemi”.

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Oltre a Torino e Bologna, la tensione si fa sentire anche in altri atenei italiani. A Pisa, il rettore ha respinto il documento che chiedeva “Lo stop ai rapporti di ricerca con Israele non è un tema in discussione”.

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