Sudan, l’Oms: “alto rischio di pericolo biologico” a Khartoum dopo l’occupazione di un laboratorio di studi biologici
Gli italiani presenti in Sudan che hanno fatto richiesta di rientrare in Italia, sono rientrati grazie ad un’operazione molto delicata messa in campo dalla Farnesina, tuttavia la situazione nel paese africano resta molto preoccupante.
Non da ultima, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato l’allarme dopo il sequestro, da parte di una delle fazioni in guerra, di un laboratorio nella capitale Khartoum, nel quale si studiano agenti patogeni del morbillo e del colera e altri materiali biologici pericolosi.
Il rappresentante dell’Oms in Sudan, Nima Saeed Abid, parlando ai giornalisti a Ginevra tramite collegamento video dal Sudan, ha denunciato “l’alto rischio di pericolo biologico” nel caso in cui il laboratorio venisse sabotato.
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La richiesta di Nima Saeed Abid è quella di mettere presto in sicurezza il laboratorio: “Questa è la preoccupazione principale: nessuna possibilità per i tecnici di accedere al laboratorio e mettere in sicurezza il materiale biologico e le sostanze disponibili”.
La situazione attuale nel bellissimo Sudan ⏬️⏬️ https://t.co/zuY5gpmtrM
— Patrickzaki (@patrickzaki1) April 25, 2023
Secondo quanto riferito da Al Jazeera, prevale una “cauta calma” a Khartoum dove, nonostante la tregua di 72 ore “a seguito di intensi negoziati”, è stata nuovamente violata.
Le vittime accertate, si legge su Rai News, in questi ultimi 10 giorni di scontri si aggirano intorno alle 500 e i feriti migliaia. “Le ong presenti sul territorio denunciano la mancanza di acqua, cibo e medicine sufficienti e la conseguente paralisi delle strutture sanitarie”.
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