Strage di Altavilla Milicia, la coppia di presunti complici pronta a parlare

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Strage di Altavilla Milicia, la coppia di presunti complici di Giovanni Barreca sarebbe pronta a raccontare la propria versione

Secondo quanto riportato oggi, 23 febbraio, dal Giornale di Sicilia la coppia di presunti complici di Giovanni Barreca, reo confesso del triplice omicidio della moglie e dei suoi due figli, sarebbe disposta a parlare agli inquirenti e a raccontare la propria versione dei fatti

Il legale che difende la coppia, l’avvocato Rocca, ha dichiarato al Giornale di Sicilia: «Hanno una visione completamente diversa da quella contenuta nell’ordinanza che ha portato al loro arresto. Una realtà alternativa rispetto a quella finora conosciuta che deve essere affrontata e chiarita. Per questo chiederò che i miei clienti vengano ascoltati, in particolare intendono mettere in evidenza le contraddizioni rispetto a quanto ha dichiarato la figlia sopravvissuta».

Secondo quanto si apprende, la coppia sembra sia entrata e uscita più volte dalla villetta scenario della Strage e non sarebbe stata presenta al momento delle torture e uccisioni.

Questa mattina, a Storie Italiane, il programma di Rai2 condotto da Eleonora Daniele si è tornato a parlare del caso, puntando l’attenzione sulla setta, “I fratelli di Fede”, a cui apparterrebbe la coppia presunta complice di Barreca, Massimo Carandente e Sabrina Fina. Gli inquirenti stanno vagliando le eventuali responsabilità degli altri membri della setta, ovvero se fossero a conoscenza di ciò che avveniva nella villetta. Sembra, comunque, che la coppia abbia chiesta al gruppo di pregare per quella famiglia. Da chiarire, per gli inquirenti, anche se le vittime fossero consapevoli che in casa si stesse effettuando questo “rito di purificazione”.

In collegamento in studio il legale che difende Barreca, il quale ha ribadito la condizione di “delirio”, in cui versa il suo assistito, con il quale sarebbe difficile affrontare un discorso diverso dallo stato di “possessione” in cui viveva la famiglia. Inoltre, il legale ha dichiarato improbabile che il suo assistito abbia potuto fare tutto da solo, essendo di corporatura esile e poco robusta. Di fatti, respingerebbe le dichiarazioni di estraneità della coppia Carandente-Fina.

Le indagini starebbero appurando anche come la coppia sia entrata in contatto con Barreca. L’ipotesi sarebbe quella dell’approccio sui social, ma il legale di Barreca ha ribadito, che non ha avuto indicazioni dal suo assistito, che nella sua condizione di delirio religioso, attribuirebbe l’incontro esclusivamente all’intermediazione del divino. Non si esclude che il legale di Barreca possa chiedere una perizia psichiatrica per il suo assistito.

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Le indagini sono sempre in corso e secondo quanto riportato da Fanpage.it, la moglie di Barreca, Antonella, stava cercando casa presso un’agenzia immobiliare. Un’agente immobiliare ha fornito la sua testimonianza a Mattino Cinque, raccontando di aver incontrato la donna il 5 febbraio: “Mi chiese delle fotocopie, tempo indietro mi chiedeva di prendere in locazione un appartamento. Io non ho potuto aiutarla perché non erano presenti garanzie reddituali e mi è stato difficile. Ma ho sempre avuto il sentore che ci fosse qualcosa di strano. Mi sento anche un po’ responsabile: forse tutto questo non sarebbe accaduto se avesse preso una casa e fosse andata via”.

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