Calcio, il russo Abramovich entra nella lista degli oligarchi sanzionati

Sanzioni anche per il numero uno del Chelsea

A lungo si è parlato di Roman Abramovich dopo la sua scelta di vendere il Chelsea e di devolvere i ricavati a sostegno del popolo ucraino.

Una scelta significativa visto la sua posizione da sempre molto vicina a Putin. Ora però, le cose cambiano. Roman Abramovich è stato infatti sanzionato dal Governo inglese.

Tutti i suoi beni e anche il Chelsea sono stati congelati. Il club inglese, grazie a una licenza speciale, potrà però continuare con tutte le attività sportive.

Il provvedimento imposto a Roman Abramovich ne impedisce la cessione e quindi la società si trova ora in una situazione di vero stallo.

A causa delle sanzioni al russo la società non potrà fare mercato o rinnovare i contratti e dovrebbero esserci problemi anche per la vendita di biglietti.

Tuchel, tecnico dei Blues perderebbe così a parametro zero alcuni giocatori come Antonio Rudiger, Andreas Christensen e Cesar Azpilicueta.

Le motivazioni delle sanzioni a Roman Abramovich

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L’imprenditore, si legge, sarebbe stato sanzionato poiché: “associato a una persona che è o è stata coinvolta nella destabilizzazione dell’Ucraina e nell’indebolimento e minaccia dell’integrità territoriale, sovranità e indipendenza dell’Ucraina, vale a dire Vladimir Putin, con cui Abramovich ha avuto stretti rapporti per decenni. Questa relazione d’interessi gli ha permesso di ottenere benefici finanziari o altre agevolazioni materiali da Putin e dal governo della Russia“.

Oltre al proprietario del Chelsea altri 6 uomini d’affari russi sono stati sanzionati.

 

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