E’ morta Milva, la “Rossa” voce storica della canzone italiana
La cantante si è spenta all’età di 81 anni lasciando una eredità musicale nella canzone italiana senza eguali
Milva si è spenta all’età di 81 anni, lasciando un segno nella storia della musica italiana. Milva, all’anagrafe Maria Ilva Biolcati, è nata il 17 luglio 1939, a Goro, un paese della Pianura Padana, vicino a Ferrara. Nel 1959, ha partecipato ad un concorso dedicato alle nuove voci, indetto dalla RAI, insieme ad altri 7600 concorrenti superando brillantemente la selezione, classificandosi prima.
Da lì è stato tutto un percorso in ascesa che le ha donato successo brano dopo brano. La prima incisione discografica è stata la versione italiana di “Milord”, scritto dalla grande pianista Marguerite Monnot sui versi neo-realistici di Georges Moustaki. Una scelta ben precisa che da subito ha rivelato la tendenza della cantante.
Negli anni si è conquistata il titolo della “Pantera di Goro” o anche de “La Rossa” per la sua chioma di un rosso scintillante. Non si è fatta mancare nulla: non solo la musica nella sua vita, ma anche la tv, il teatro e il cinema.
E’ stata presente ne il Cantatutto con Villa e Arigliano nel 63-64 e in Milva club, arrivando fino all’Olympia di Parigi, alla Scala con La vera storia di Berio-Calvino nell’82 e al Regio di Torino in Orfeo all’inferno di Offenbach.
Molti incontri importanti nella sua vita tra cui quello con Maurizio Corgnati, marito-regista (e padre della sua unica figlia Martina), Mario Piave, Strehler e altri filosofi attori complici.
A Berlino ha vinto con I sette peccati capitali dei piccolo borghesi. In tv “Un mandarino per Teo” e “Mai di sabato signora Lisistrata” di Garinei e Giovannini con Bramieri, Al Paradise e Palcoscenico e al Festival di Sanremo, per allenarsi a qualsiasi stile, esigenza e pubblico. Nel 70 debutta alla Carnegie Hall di New York, nel ‘73 affronta l’Opera da tre soldi con Modugno, nel ‘78 Diario della assassinata di Negri alla Piccola Scala.
Ha vinto premi e pubblicato album molto apprezzati anche a livello culturale: da La rossa con canzoni di Jannacci a Milva e dintorni e Svegliando l’amante che dorme in collaborazione con Battiato. Una vita e una carriera immensa che l’hanno resa importante e celebre a livello nazionale e internazionale.
L’8 settembre dello scorso anno aveva annunciato uno stop per problemi di salute: “Ho avuto delle soddisfazioni e una carriera invidiabile. Credo sia veramente il momento di dire basta, quello che ho dato ho dato, per ora non desidero altro”. Oggi la Pantera di Goro ci lascia, ma immenso ed immortale resterà il ricordo di lei e la sua bravura ed eleganza.
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