L’allenatore non ha gradito una domanda a fine partita
Ivan Juric e il suo Verona hanno bloccato il Napoli con un pareggio risultato che non ha consentito al club di Aurelio De Laurentiis di strappare il pass per la Champions League.
A fine match ai microfoni di Sky c’è stato un vero e proprio sfogo dell’allenatore:
- Ugolini: “E’ stato arbitro della qualificazione in Champions, il suo Verona. Un Verona diverso rispetto a quello che abbiamo visto nelle ultime settimane. Quanto è stato difficile…”.
- (Juric interrompe, ndr)
- Juric: “Subito una grande cagata”.
- Ugolini: “Grazie molto gentile”.
- Juric: “Bisogna portare rispetto… perché se non segui non puoi parlare così”.
- Ugolini: “Io seguo, e…”
- (Juric interrompe, ndr)
- Juric: “Tu devi portare rispetto… perché vai a vedere le prestazioni e come ha giocato la squadra…non si fa cosi”.
- Ugolini: “Vorrei finire di far la domanda…. “
- (Juric interrompe, ndr)
- Juric: “Non deve finire proprio niente. Con lei non parlo… Mi sembra mancanza di rispetto”.
- Ugolini (provando a fare la domanda): “Abbiamo visto il Verona con una carica…”
- (Juric interrompe, ndr)
- Juric. “Ancora, ancora, manca di rispetto, manca di rispetto…”. E se ne va.
Il tecnico ha poi preteso le scuse per queste insinuazioni e ha lasciato il post partita. In sua difesa sono arrivate le parole del club.
Il Presidente #Setti e Hellas Verona FC, a tutela dei valori sportivi che anche in questa occasione hanno contraddistinto il Club, rimarca l’inopportunità delle domande rivolte in diretta al proprio allenatore nel post-partita di #NapoliVerona.#HVFC
— Hellas Verona FC (@HellasVeronaFC) May 23, 2021
Se Juric avesse lasciato terminare la domanda, avrebbe scoperto che il nostro giornalista gli stava per chiedere come avesse fatto a ritrovare il Verona migliore, dopo che nelle ultime partite i risultati non erano stati all’altezza della squadra fantastica che ha sfiorato l’Europa per lunghi periodi delle ultime due stagioni, passando da bella rivelazione a brillante realtà del calcio italiano.
Ugolini non vede le partite? Ne dubito, Juric. E di sicuro studia i numeri, ad esempio quelli con i quali il Verona si è presentato alla sfida del San Paolo: la squadra non vinceva da 8 partite (3 pareggi e 5 sconfitte), non registrava una striscia più lunga senza successi in serie A dal gennaio 2016 (24 in quell’occasione). Solo il Parma, con 5 punti, ne aveva ottenuti di meno del Verona (6, con una vittoria, 3 pareggi, 8 sconfitte) nelle ultime 12 gare di campionato. Infatti, prima di ieri sera, il Verona aveva perso le ultime 3 trasferte di campionato, mai fatto peggio in Serie A sotto la gestione dell’attuale allenatore.
Dunque, Juric, la domanda che avrebbe voluto fare Ugolini era perfettamente lecita: “Come ha fatto a caricare la squadra per una prestazione così, è stato difficile ritrovare il rendimento perso nelle ultime giornate?”. Provate a rileggerla alla luce di queste dichiarazioni del 13 maggio scorso, che evidentemente chi ha tentato di fare delle domande ieri sera aveva bene in mente: “Quando una squadra come il Verona abbassa il livello d’attenzione non va da nessuna parte. Questa è una grande lezione per il futuro, siamo diventati perdenti nonostante nell’ultimo periodo si siano fatte ottime partite. Abbiamo perso quella cattiveria che ci aveva contraddistinto nella prima parte della stagione. Siamo andati oltre ogni aspettativa all’inizio, poi una volta raggiunta la salvezza siamo diventati perdenti. Abbiamo perso quella voglia di fare risultato ad ogni costo”. Parole di Ivan Juric, lo stesso di ieri sera.
Dunque, nessuna domanda inopportuna. Nessun riferimento ai valori sportivi. Nessun sospetto, nessuna insinuazione, nessun retropensiero. Almeno da parte nostra.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.