“Sergio Marchionne”: il documentario su uno degli imprenditori più celebri
In onda domani sera, 17 dicembre, su Rai Tre
Sergio Marchionne, con la sua scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile nel mondo dell’imprenditoria italiana.
Per la prima volta, un documentario ricostruisce la vita dell’uomo che ha rivoluzionato l’azienda più importante d’Italia.
Per la regia di Francesco Miccichè, scritto da Giovanni Filippetto, coprodotto da Mario Rossini per RED FILM con RAI Documentari e Luce Cinecittà con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte – Piemonte Doc Film Fund.
“Sergio Marchionne” andrà in onda in una prima serata firmata Rai Documentari il 17 dicembre alle 21:25 su Rai Tre e sarà disponibile su Rai Play.
Il documentario ripercorre le tappe principali della vita del manager.
L’infanzia in Abruzzo e l’emigrazione in Canada, la ribellione giovanile e gli inizi come dirigente.
Il periodo da underdog, la consacrazione, le sue partite principali, giocate alle pari con i maggiori manager mondiali.
La venerazione ricevuta negli Usa e la diffidenza da parte della sua nazione d’origine. Infine, il triste epilogo con l’improvvisa scomparsa. E poi le convinzioni, gli interessi, i sentimenti di un uomo che aveva fatto della riservatezza un cavallo di battaglia.
Sergio Marchionne ha scelto di abbandonare le sembianze del top manager in giacca e cravatta per preferire un’immagine pratica, semplice. E, con quel maglione sempre uguale, ha preso parte a tutti gli incontri che hanno caratterizzato la sua carriera, anche le trattative più delicate.
Non è stato un personaggio qualunque. Non lo è stato per ciò che ha rappresentato, per le sue imprese manageriali e il suo impatto nel mercato automobilistico, ma soprattutto per il suo modo di operare.
Un outsider completo, nei metodi e nei modi, ma che proprio per questo ha lasciato il segno nella principale azienda italiana.
Lavoratore instancabile pretendeva il massimo da chiunque avesse a che fare con lui.
Parlava con tutti e non aveva paura di dispensare rimproveri sontuosi, ma al tempo stesso era il primo che non voleva che a mensa si parlasse di lavoro.
Piccole premure, come ricordarsi i compleanni di tutti i suoi collaboratori o far recapitare regali alle loro mogli e compagne.
Era un leader e un trascinatore, anche per le nuove generazioni. Marchionne, infatti, dedicava molto tempo a parlare ai giovani nelle università. Schivo con i giornalisti, schietto con i sindacati e sfacciato in tutti i tavoli cui si è seduto per prender parte a una trattativa.
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Sergio Marchionne, il racconto dei collaboratori
Nel documentario anche le interviste ai suoi più stretti collaboratori, come Maria Cristina Zilocchi, la sua assistente personale in Fca, e ai principali esponenti della politica, Matteo Renzi, dei sindacati, Maurizio Landini e Marco Bentivogli, del giornalismo,Mario Calabresi, Massimo Gramellini e Gianni Riotta, e dell’imprenditoria italiana e non, come John Elkann, Oscar Farinetti e Luigi Gubitosi, e Steven Rattner, capo Task Force Industria Automobilistica dell’Amministrazione Obama.
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