Sciopero Generale: oggi 11 ottobre fermi treni, aerei e trasporti

Sciopero Generale oggi 11 ottobre fermi treni, aerei e trasporti

Sciopero Generale: oggi 11 ottobre fermi treni, aerei e trasporti. Garantite alcune fasce orarie per treni e aerei

Oggi, lunedì 11 ottobre, è in corso lo sciopero generale nazionale, che ha preso avvio dalle ore 21 di ieri, domenica 10 ottobre. A subire maggiori ripercussioni è sicuramente il comparto dei trasporti, nonostante siano state garantite le fasce orarie. Gli orari tutelati per gli aerei vanno dalle ore 7 alle 10 e dalle ore 18 alle 21.

Lo sciopero riguarda “tutte le organizzazioni sindacali conflittuali, alternative e di base si preannuncia partecipatissimo in tutto il Paese, a maggior ragione dopo le violenze dello squadrismo fascista di sabato a Roma“. Rientrano nello sciopero 40 categorie di lavoratori.

Ecco cosa rivendicano i Cobas con questo sciopero:

– la riduzione del tempo di lavoro a parità di salario per contrastare la disoccupazione dovuta all’informatizzazione e robotizzazione della produzione;

– un lavoro di qualità in termini di diritti, con il contratto a tempo indeterminato come regola generale, l’innalzamento dei salari reali e un salario minimo europeo, l’abolizione del Jobs Act e della riforma Fornero; parità salariale per le donne; no allo sblocco dei licenziamenti e alla sospensione del reddito per mancanza di Green pass; sì alla soppressione di appalti e subappalti, con internalizzazioni a partire dal pubblico impiego;

  • rivalutazione delle pensioni attuali e pensioni pubbliche garantite ai giovani:
  • un reddito universale, esteso anche alle/ai migranti, che rafforzi il potere contrattuale dei  lavoratori/tricii;
  • il rafforzamento dei sistemi ispettivi e del ruolo delle RLS, per una reale sicurezza sul lavoro, maggiori  sanzioni per i datori di lavoro inadempienti;
  • un’inversione di tendenza rispetto ai disastri ecologici e al cambiamento climatico provocati dal capitalismo, evitando operazioni di green washing;
  • il rilancio dello Stato sociale, tramite:
  1. investimenti nella scuola pubblica, con la riduzione del numero di alunne/i per classe, l’aumento degli organici con l’assunzione delle/dei docenti con 3 anni di servizio e le/gli Ata con 2; per interventi immediati e di lungo periodo nell’edilizia scolastica e nei trasporti locali;
  2. investimenti nella sanità pubblica con l’assunzione a tempo indeterminato di infermiere/i , medici e operatori socio-sanitari, potenziando la medicina sul territorio e nelle scuole, contro l’aziendalizzazione e la privatizzazione della sanità; per la sospensione dei brevetti e l’esportazione dei vaccini e della tecnologia per produrli in loco per la lotta alla pandemia;
  3. potenziamento del trasporto pubblico, invertendo la privatizzazione/aziendalizzazione degli ultimi decenni, con il ritorno alla gestione diretta da parte dei soggetti pubblici.
  4. adeguate assunzioni nel pubblico impiego per rispondere alle necessità sociali (cura anziani e  disabili in casa, tutela del territorio e dell’ambiente, bisogni culturali e sportivi ecc).

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Fonte immagine: http://www.cobas.it/Multimedia/Foto/Sciopero-generale-del-10-novembre-Le-manifestazioni-di-Bologna-Firenze-Milano-Palermo-Torino-Venezia/Foto-10

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