Sagoma ceramiche, il progetto di Ilaria Loriga

Sagoma

Il tutto è nato nel quartiere Prati di Roma

“È l’imperfezione che crea unicità ed essendo noi stessi esseri imperfetti, è proprio da noi, dalle nostre emozioni che dobbiamo partire per creare qualcosa di unico ed esprimere quello che abbiamo dentro”.

Questo quello che Ilaria Loriga, originaria di Sassari, successivamente adottata dalla capitale per una carriera attoriale, cerca di trasmettere con le sue creazioni in ceramica attraverso cui riesce a dare forma alla sua vena artistica che ha così preso una nuova declinazione.

Nel cuore del quartiere Prati, che con la sua eleganza in stile Art Nouveau sprigiona bellezza in ogni angolo, Ilaria ha creato Sagoma, la casa per le sue opere.

Una passione nata e coltivata inizialmente tra le mura domestiche e piu’ precisimente in cameretta, quel nido sicuro in cui tutti gli artisti iniziano a sperimentare senza il timore di alcun giudizio.

Una spinta nata dal desiderio di creare qualcosa di piu’ grande, qualcosa che facesse star bene e grazie a cui sentirsi soddisfatta. Ed è con un pacco di argilla da 25kg (comprato senza aver mai seguito corsi prima) che, da autodidatta, ha iniziato a creare imparando come lavorare il materiale, la temperatura dell’argilla, come cuocerla.

C’è un punto in cui si ha la necessità di condividere e di far innamorare della stessa passione tutti coloro che potrebbero trovare nell’argilla un compagno, una compagna che ti aiuti a comunicare e dar forma a quello che spesso non si è in grado di manifestare diversamente.

Tutto ciò l’ha portata non solo ad esporre in Sagoma le proprie creazioni facendo sentire chiunque varchi l’ingresso avvolto dalla bellezza artistica e dalla dimensione laboratoriale, che è difficile ritrovare soprattutto nelle grandi città, ma anche ad organizzare corsi per fare apprezzare ed insegnare alle persone l’artigianalità e l’unicità di una creazione fatta a mano perché, il bello della ceramica , è proprio questo: fare anche oggetti in serie ma tutti diversi tra loro.

Vasi, tazze piu’ o meno grandi, ciondoli,..diverse le opere che prendono vita in Sagoma, tutte lavorate a mano, evitando l’uso del tornio elettrico, per dare spazio alle impronte e alle imperfezioni di chi l’argilla la lavora.

Non progetti, non disegni, tutto nasce sul momento, guidati da emozioni belle o brutte, di gioia o di sofferenza, perché tutto può prendere forma, la cosa fondamentale è ritrovare e sentire se stessi in quello che si crea.

Lo stesso nome”Sagoma” e’ nato cosi, da una proposta fatta dal fidanzato titolista di Ilaria e che – come tutto cio’ che arriva dal cuore – ha fatto capire che si’, era la strada da seguire, la stessa che continua a percorrere, giorno doopo giorno con sempre piu’ appassionati, anche Ilaria.

 

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