Rugby, a Treviso grave episodio di razzismo. Traoré: “A fine stagione me ne vado”

Il riugbista della Nazionale ha ricevuto per natale una banana marcia

Cherif Traoré è solo l’ultimo sportivo (vedi anche Paola Egonu) vittima di razzismo. A denunciarlo lui stesso: un episodio becero e triste ordito, cosa ancora più grave, dai compagni di squadra.

Durante la cena natalizia, organizzata con i Secret Santa, Traoré ha ricevuto in un sacchetto dell’umido una banana marcia.

Dopo la denuncia dell’episodio è arrivata la nota delle società (Benetton Treviso) e le scuse dei compagni.

Traoré ha poi raccontato meglio il tutto a La Stampa.

«Mi ha chiesto scusa, ho dovuto accettare perché siamo una squadra e dobbiamo giocare. Ma basta, ho deciso: a fine stagione me ne vado. È già successo altre volte. Ho sempre sofferto. La mia famiglia mi ha sempre chiesto di passarci sopra. Ma adesso non riesco più. In Italia ci sono ancora delle persone che non capiscono che siamo tutti uguali. Quando ho ricevuto la banana, ho guardato i ragazzi dell’Accademia. Mi sono domandato cosa avrebbero pensato di me. Non potevo stare zitto».

 

A commentare la vicenda anche il sindaco di Treviso, Mario Conte: “Un episodio spiacevole, dal quale tutti noi prendiamo le distanze e che non rappresenta in alcun modo la città, lo sport e, in particolare, il rugby e la squadra del Benetton, da sempre esempio di rispetto e di sani principi».

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Traoré ha 28 anni, è un giocatore di rugby italiano originario della Guinea Conakry, pilastro della Nazionale e del club.

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