Referendum Giustizia, affluenza è bassissima sotto il 21% dell’elettorato. La Lega ammetta la sconfitta, ma condanna i fatti di Palermo
Alle 23 di ieri, domenica 12 giugno, si sono chiuse le urne per esprimere il parere sul referendum sulla giustizia, ma la consultazione si è conclusa con un flop. L’affluenza è stata bassissima, solo il 21 % dell’elettorato si è recato alle urne. Nonostante abbia dominato il Si e quindi si è votato per l’abrogazione di alcune norme, il referendum non può essere considerato valido, poiché non ha raggiunto la maggioranza del 50% più uno.
Il referendum è stato fortemente voluto da Radicali e Lega e quest’ultima ha ammesso la sconfitta: “La Lega ringrazia i milioni di italiani che hanno votato o voteranno nonostante un solo giorno con le urne aperte, il silenzio di troppi media e politici, il weekend estivo e il vergognoso caos seggi visto per esempio a Palermo”. A Palermo, infatti, si è registrata un forte assenteismo dei presidenti di seggio, che ha creato caos e ritardi nelle operazioni di voto.
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Matteo Salvini, ha espresso “preoccupazione e sconcerto” al capo dello Stato per “il grave danno arrecato alla democrazia in una delle città più importanti d’Italia”. La vicenda è stata commentata anche dal ministro degli Interni, Luciana Lamorgese, che ha dichiarato: “È gravissimo che a Palermo, senza alcun preavviso, un elevato numero di presidenti di seggio non si sia presentato per l’insediamento, ovvero abbia rinunciato all’incarico, ritardando l’avvio delle operazioni di voto”.
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