Qatargate, le prime ammissioni di Francesco Giorgi sulla gestione dei soldi
Qatargate, le prime ammissioni di Francesco Giorgi sulla gestione dei soldi, mentre Eva Kaili si difende: «Non diventerò Ifigenia»
Francesco Giorgi compagno dell’ex vicepresidente del Parlamento Ue, Eva Kaili, e assistente parlamentare dell’eurodeputato Cozzolino e in passato membro dello staff di Panzeri, ha iniziato a raccontare agli inquirenti la sua versione dei fatti e avrebbe ammesso le sue responsabilità nella vicenda ormai ribattezzata Qatargate.
L’uomo avrebbe ammesso di aver fatto parte di un’organizzazione, di cui non si conoscono ancora i dettagli, che il Marocco e il Qatar utilizzavano per interferire e condizionare gli affari europei. Secondo quanto riportato da Repubblica, Giorgi era la persona deputata a gestire il contante. Inoltre, è emerso che il Marocco sarebbe coinvolto nella vicenda attraverso il suo servizio di informazione esterna, la Dged. Secondo quanto riportatto da Fanpage.it “Panzeri, Cozzolino e Giorgi sarebbero stati in contatto con la Dged e con Abderrahim Atmoun, l’ambasciatore del Marocco in Polonia”.
Intanto, Eva Kaili avrebbe detto «Non diventerò Ifigenia», mentre il suo avvocato, Michalis Dimitrakopoulos, ha dichiarato: «Kaili non ha alcun coinvolgimento con i soldi che sono stati trovati, tranne che lei stessa era nella casa in cui è stato trovato il denaro. Tutte le azioni e le iniziative della signora Kaili sono state approvate dal Parlamento europeo. Non c’era un’agenda personale della signora Kaili, tutto era una decisione politica del Consiglio europeo e della Commissione e non solo del Parlamento europeo e della signora Metsola».
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La presidente dell’Eurcamera, Roberta Metsola, ha dichiarato: “Le accuse che coinvolgono il Parlamento europeo sono un colpo alla democrazia e a tutto ciò su cui abbiamo lavorato per molti anni. Ci vogliono anni per costruire la fiducia, ma solo un momento per abbatterla”. Poi aggiunge che “non ci sarà impunità, non ci sarà da nascondere sotto il tappeto, non ci sarà da fare come al solito”.
Conclude Metsola: “Farò tutto il possibile per ripristinare la posizione di Casa della democrazia, di legislatore, di istituzione che prende decisioni, pulita, e trasparente e che non è in vendita a attori stranieri”.
Anche la Premier italiana Giorgia Meloni ha commentato la vicenda: “Lo scenario è preoccupante, le notizie che escono raccontano qualcosa che non avremmo mai immaginato e di fronte a questo tipo di cose ci deve essere una reazione, serve che si vada fino in fondo, senza fare sconti, perché ne va della credibilità dell’Ue e delle nostre nazioni noi chiederemo che sia fatta piena luce su quello che sta accadendo. I contorni sono abbastanza devastanti, in questi casi credo che conti molto la reazione e la reazione deve essere ferma e decisa”.
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