Possibile correlazione tra cambiamento climatico e nuove pandemie in uno studio pubblicato sulla rivista Nature
Uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista nature ha messo in evidenza la possibile correlazione tra cambiamento climatico e nuove pandemie. La ricerca condotta dagli scienziati della Georgetown University, pone l’accento sul fatto che il cambiamento climatico potrebbe dar vita alla diffusione dei virus aumentando i rischio sia per la salute degli animali che degli uomini.
Lo studio si basa su una serie di proiezioni e – come riportato anche da SkyTg24 – “è uno dei primi studi a predire come il riscaldamento globale cambierà gli habitat degli animali, aumenterà gli incontri tra la specie in grado di scambiarsi patogeni, e a quantificare quante volte i virus salteranno tra le specie”.
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La pubblicazione, si legge, arriva dopo cinque anni di studio e osservazione, che “ha combinato modelli di trasmissione dei virus e di distribuzione delle specie tenendo conto di diversi scenari climatici, ma ha scelto di concentrarsi sui mammiferi per via della loro rilevanza per la salute umana”.
Lo studio, inoltre, mette in evidenza quelli che potrebbero essere gli scenari. Le specie animali potrebbero spostarsi per cercare zone meglio abitabili ed entrare così in contatto con specie mai incontrate prima. Tra le specie che più di tutte migreranno, potrebbero esserci proprio i pipistrelli, che sappiamo essere dei “bacini naturali di virus”.
Uno degli autori dello studio, Colin Carlson, ha detto: “La nostra preoccupazione è che gli habitat si sposteranno in modo sproporzionato verso gli insediamenti umani, riproducendo le condizioni innaturali che si possono verificare nei mercati illeciti, le realtà più probabilmente associate all’origine della diffusione di SARS-CoV-2″.
Alcuni scienziati invitano alla cautela e la scienziata Kate Jones, ha detto: “Predire il rischio di salti virali dai mammiferi agli animali è difficile perché questi spillover accadono in complessi ambienti ecologici e socioeconomici”.
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