Perquisizione a Trump, di nuovo nell’occhio del ciclone. Ecco cosa contenevano i faldoni sequestrati all’ex presidente degli Stati Uniti
La posizione dell’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, si fa sempre più difficile. In seguito alla perquisizione nella sua lussuosa dimora di Mar-a-Lago, l’Fbi ha sequestrato 15 scatole con “184 documenti unici con contrassegni di classificazione”.
A distanza di settimane sono emersi i dettagli sul contenuto di quelle scatole, che Trump avrebbe sottratto durante il suo incarico presidenziale e che comunque non avrebbe dovuto tenere in casa. Per questo motivo, su di lui pende l’accusa di aver violato la legge contro lo spionaggio.
Secondo quanto riportato dai RaiNews, nelle scatole sequestrate sarebbero stati trovati documenti in cui sono raccolte informazioni sull'”identità di spie, fonti, informatori, collaboratori, agenti sotto copertura e di tutta la catena per la raccolta di informazioni di intelligence”.
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La diffusione di queste informazioni potrebbe mettere a repentaglio non solo la vita di molte persone, ma anche il lavoro e il ruolo dell’intelligence statunitense.
Rai News riferisce che “secondo la dichiarazione giurata rilasciata dell’FBI, 14 dei 15 scatoloni recuperati nella tenuta in Florida dell’ex presidente Donald Trump contenenti documenti riservati, molti dei quali top secret, erano mescolati con giornali vari, riviste e corrispondenza personale”.
Inoltre, emerge che “nessuno spazio nella tenuta di Trump a Mar-a-Lago era stato autorizzato per lo stoccaggio di materiale classificato”. Questo nuovo aspetto della vicenda potrebbe portare verso Trump “ad una nuova accusa di ostruzione alla giustizia”.
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