Greta Beccaglia, il molestatore torna a parlare: “Ora ho paura per mia figlia”
Intanto la giornalista è tornata al lavoro
Continua a tenere banco il caso di Greta Beccaglia. La giornalista, vittima di una molestia sabato scorso a seguito di Fiorentina – Empoli.
In questi giorni ha parlato e chiesto scusa il molestatore della Beccaglia, Andrea Serrani, ristoratore di Chiaravalle.
L’uomo, in attesa che la giustizia faccia il suo corso ha ricevuto la Daspo che gli precluderà l’ingresso allo Stadio della Fiorentina per i prossimi tre anni.
Greta Beccaglia, intanto, è tornata ieri a fare il suo lavoro come inviata di Viola Tv, per Fiorentina Sampdoria.
“Non voglio nemmeno nominarlo – ha detto a Gazzetta – Ho già fatto il mio dovere denunciandolo, ho saputo che si è scusato ma non mi interessa. Il suo è stato un gesto grave. Ha toccato il mio corpo senza averne il permesso, è stato scioccante e io sono stata fortunata. Perché ero in diretta davanti a una telecamera. Ogni giorno accadono cose di questo tipo a ragazze che non hanno la possibilità di difendersi, che non hanno prove video della molestia subita. E per questo la mia denuncia è anche per loro”.
Intanto ha parlato l’avvocato Sabbatini, difensore dell’uomo che ha dovuto chiudere momentaneamente il ristorante.
“È scosso e molto provato, il suo gesto è stato grave e lui si è perfettamente reso conto dell’imperdonabile errore che ha commesso. Nessuno di noi intende minimizzare l’accaduto e tutti siamo molto sensibili al tema della violenza sulle donne ma mi sento di dire che il linciaggio mediatico a cui è sottoposto il mio assistito è esagerato, anzi, vergognoso”.
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E poi: “Certo, nutre anche qualche timore per le conseguenze lavorative e le ripercussioni ma, per contro, ha la solidarietà di tanta gente”.
L’uomo intanto ha dato la sua versione in un’intervista a “Il Messaggero: “Mi sono pentito, ho sbagliato. Ho fatto una leggerezza e sto pagando più di quello che penso dovrei pagare. Se la Beccaglia fosse davanti a me, mi scuserei, non volevo turbarla o qualsiasi altra cosa. Il gesto è stato grave, ma arrivare da lì ad una molestia sessuale penso che ce ne passi. Se ci fosse stata mia figlia al suo posto? Mi sarei sicuramente arrabbiato, ma non avrei impiccato o messo alla gogna nessuno…”.
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