Gianluca Vialli e la malattia: “Ho paura di morire? Sì certo”

Il racconto dell’ex calciatore nel nuovo show di Alessandro Cattelan

Gianluca Vialli dal 2017 lotta con un tumore al pancreas. Una lotta ad armi impari da cui l’ex calciatore di Cremona ha cercato e cerca di uscirne vincente.

Vialli, Capo delegazione della spedizione azzurra dell’Italia dell’amico Roberto Mancini ha parlato nel nuovo show Netflix di Alessandro Cattelan, “Una semplice Domanda“.

Alcuni estratti della sua apparizione del programma sono stati pubblicati dal settimanale “Oggi”.

Io ho paura di morire, eh. Non so quando si spegnerà la luce che cosa ci sarà dall’altra parte. Ma in un certo senso sono anche eccitato dal poterlo scoprire“.

Un racconto schietto, onesto, a cuore aperto. Vialli è un campione anche fuori dal campo. Composto, posato con dignità racconta il suo rapporto con la malattia.

Mi rendo anche conto che il concetto della morte serve per capire e apprezzare la vita. L’ansia di non poter portare a termine tutte le cose che voglio fare, il fatto di essere super eccitato da tutti i progetti che ho, è una cosa per cui mi sento molto fortunato“.

Anche nel dolore, nella sofferenza e in questa battaglia, Vialli cerca di trovare in aspetto “positivo”.

La vita – e non l’ho detto io ma lo condivido in pieno – è fatta per il 20 per cento da quello che ti succede ma per l’80 per cento dal modo in cui tu reagisci a quello che accade. E la malattia ti può insegnare molto di come sei fatto, essere anche un’opportunità. Non dico al punto di essere grato nei confronti del cancro, eh…“.

Gianluca Vialli va avanti, con la voglia di vivere e con consapevolezza. L’ex centroavanti quest’estate è stato tra i protagonisti della vittoria dell’Europeo a Wembley.

Indimenticabile il suo abbraccio con l’amico di mille sfide Roberto Mancini.

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