Patick Zaki, nuovo interrogatorio in carcere e possibile rinvio a giudizio
Patick Zaki, per lui nuovo interrogatorio in carcere che potrebbe essere il preludio ad un possibile rinvio a giudizio
Patrick Zaki, lo studente egiziano dell’università di Bologna che da più di un anno è ormai detenuto in un carcere egiziano è stato nuovamente interrogato. A darne la notizia è stata Eipr, la Ong egiziana per cui il giovane lavorava,
Secondo l’Organizzazione, questo interrogatorio potrebbe anticipare il rinvio a giudizio per il giovane. TgCom24 riporta le parole della Ong: “l’ufficio dell’Alta Procura per la Sicurezza dello Stato ha tenuto una nuova udienza d’interrogatorio con Patrick George Zaki. L’accusa aveva convocato Zaki per completare l’interrogatorio con lui, inizialmente il 13 luglio 2021, un anno e mezzo dopo il suo arresto all’aeroporto del Cairo nel febbraio 2020“.
I timori della Ong riguardano il fatto che per Zaki possa esserci un processo basato su false accuse costruite ad hoc, come già avvenuto per altri giornalisti, ricercatori e opinion maker. Eipr aggiunge: “se questa previsione è vera, allora questo rinvio si baserà su accuse infondate e inventate, basate su un falso rapporto di accusa, senza prove tecniche che confermino che Zaki possieda questi account” (account Facebook, ndr).
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Scrive ancora Eipr: “Questo rinvio arriverà anche alla luce del fatto che l’ufficio del massimo procuratore per la sicurezza dello Stato ha ignorato le ripetute richieste della difesa di Patrick” che chiede sia di controllare “le telecamere di sorveglianza all’aeroporto del Cairo per verificare la manomissione del rapporto di arresto, sia” di dimostrare che lo studente “era stato intimidito, minacciato e torturato con percosse e scosse elettriche dalle forze di sicurezza nazionali in una delle loro sedi“.
La Pagina Facebook Patrick Libero, riporta per intero il comunicati di Eipr, che si conclude con queste parole: “E visto che il completamento dell’indagine arriva ora, e dopo oltre un anno e mezzo, in cui la Suprema Procura della Sicurezza dello Stato non ha nemmeno fatto piccoli passi nell’indagine, e dopo che ha sperperato il suo fondamentale diritto alla difesa trascurando le richieste del suo avvocato, qualsiasi rinvio risultante dal completamento dell’indagine sarà solo un nuovo mezzo di abuso per Patrick George Zaki. Così, si aggiungerà una nuova violazione all’elenco delle violazioni commesse nei suoi confronti, oltre alla quale c’è la sua ingiustificata detenzione pretriale, durata da un anno e mezzo, come punizione per la sua legittima attività di ricerca e difesa dei diritti come studente laureato e ricercatore presso l’iniziativa egiziana per i diritti personali. L ‘ iniziativa egiziana per i diritti personali chiede alla Suprema Procura della Sicurezza dello Stato, di utilizzare il suo diritto legale per liberare immediatamente Patrick George Zaki e archiviando il caso, per porre fine agli abusi che ha subito durante i diciannove mesi dall’arresto”.
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