Palermo, contestata l’iniziativa promossa dalla Fondazione Falcone. Feriti 3 poliziotti negli scontri
Ieri, nel corso delle celebrazioni in memoria di Giovanni Falcone e delle vittime della mafia, a pochi passi dall’Albero Falcone, sono stati bloccati circa mille manifestanti “riconducibili a frange antagoniste”. La questura di Palermo, in una nota, ha fatto sapere che si stanno analizzando le immagini dalle telecamere di sorveglianza per “ricostruire puntualmente i fatti ed individuare i responsabili dei disordini che hanno portato al ferimento di tre poliziotti proprio nel giorno in cui tutto il Paese fa memoria e ricordo di altre tre poliziotti caduti per fare il loro dovere”.
La nota della questura aggiunge che “considerata la potenziale interferenza con le iniziative promosse dalla Fondazione Falcone nello stesso luogo, in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica si è ritenuto inopportuno far giungere il corte vicino all’Albero”.
Tanti giovani a Palermo per la marcia fino all’Albero Falcone nell’anniversario della strage di Capaci. Ma il corteo dei collettivi studenteschi, aperto da uno striscione che alludeva alle responsabilità dello Stato, è stato fermato “per motivi di ordine pubblico” pic.twitter.com/nrIWpTtKMO
— Tg3 (@Tg3web) May 23, 2023
La scelta è dipesa “dall’esigenza di garantire il diritto costituzionale della libertà di manifestazione del pensiero ad entrambe le parti, attraverso il bilanciamento delle contrapposte esigenze, considerati i luoghi, il numero di persone presenti alle due iniziative, la presenza di diversi striscioni dal contenuto ingiurioso, nonché di veicoli dotati di strumenti di amplificazione sonora”.
“Per questi motivi – continua la nota della Prefettura – è stato individuato come punto di arrivo del corteo piazza Alberico Gentili, a meno di 500 metri dal luogo inizialmente pensato dai promotori, scelta notificata agli stessi attraverso le prescrizioni del questore”.
Però sono poi partite “una serie di interlocuzioni tra promotori e forze di polizia che presidiavano il luogo per non consentire il proseguo del gruppo verso l’Albero di via Notarbartolo, considerata la presenza di mezzi amplificati che avrebbero gravemente interferito con le iniziative della Fondazione Falcone nonché una gigantografia il cui contenuto aveva un chiaro fine di dileggio del corteo nei confronti dell’altra iniziativa. E’ stato proprio durante questo dialogo in cui si era prospettato l’ulteriore avvicinamento all’Albero Falcone se fossero stati spenti gli strumenti di amplificazione, che un gruppo di 100 manifestanti ha forzato il presidio di polizia, causando il ferimento di un funzionario ed altri due poliziotti”.
Alla fine, “il corteo è avanzato senza creare turbative con gli strumenti di amplificazione spenti, grazie all’impegno massimamente profuso dalle forze dell’ordine”.
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Valter Mazzetti, segretario generale Fsp Polizia di Stato, ha detto: “Quel che è accaduto ieri a Palermo dimostra a tutti quanto la ‘legalità’ non stia nelle passerelle, ma nella mente e nel cuore di ciascuno. E come, piuttosto, non stia nella mente e nel cuore di alcuni! Siamo vicini ai colleghi rimasti vittime della ‘libera manifestazione’ del pensiero di chi pensa che avere qualcosa da dire giustifichi aggredire chi veste una divisa, e li ringraziamo perché continuano indefessi a portare avanti gli insegnamenti di chi ci ha preceduto e ci ha rimesso la vita”.
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