Nulla da fare per il centrocampista della Roma
Nicolò Zaniolo ci aveva creduto, aveva sperato di riuscire a essere pronto per l’Europeo in partenza l’11 giugno.
La visita fatta qualche giorno fa a Innsbruck dal professor Fink che lo aveva operato a settembre al crociato del ginocchio sinistro é andata bene ma é stato rilevato un tono muscolare inferiore del 10% rispetto a quello della gamba destra.
Complice ancora una volta il Covid. Il virus paradossalmente aveva riacceso le speranze di Nicolò che un anno fa era sempre ai box ma che aveva pensato di potercela fare dopo il rinvio di un anno della manifestazione a causa della pandemia.
Poi a settembre il nuovo infortunio durante la Nations League con la Nazionale e soprattutto il Covid.
Aver contratto il virus ha messo k.o per alcune settimane il giallorosso che ha così dovuto rallentare la sua ripresa e la sua preparazione.
Ora, rispetto alla tabella di marcia c’é così un ritardo di 4 – 6 settimane che costringerà il campione della Roma a dire addio alla rassegna con la speranza di esserci almeno per il mondiale del Qatar 2022.
“Ieri era distrutto – racconta a “Gazzetta Dello sport” il padre Igor – come umore sembrava di essere tornati ai giorni in cui si era infortunato alle ginocchia. Ora pian piano comincia a stare meglio, anche se dentro di sé ha una voglia incontenibile di giocare. Vorrà dire che, quando arriverà la “green card” – così la chiama il professor Fink – disputerà le finali Primavera”.
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