Morto Paolo Beldì, il noto regista Rai aveva 66 anni. Il ricordo di Fabio Fazio
Morto Paolo Beldì, il noto regista Rai è stato trovato senza vita nella sua abitazione di Stresa. Aveva 66 anni
Paolo Beldì, il regista di importanti trasmissioni Rai, è morto all’età di 66 anni, probabilmente per un infarto. A dare l’allarme è stata un’amica di Novara, che ha dato l’allarme non vedendolo arrivare all’appuntamento per guardare insieme la partita Belgio-Italia.
Quando i soccorritori sono giunti nella sua abitazione a Stresa, Paolo Beldì era già senza vita. L’11 luglio prossimo, avrebbe compiuto 67 anni. Beldì era nato a Novara nel 1954 e proprio nella sua città natale aveva esordito come comico radiofonico su Radio Azzurra. Su suggerimento dell’amico Beppe Recchia, nei primi anni ottanta diviene aiuto regista nel settore televisivo, dove ha modo di lavorare anche con Enzo Tortora e Walter Chiari.
Nel corso degli anni ottanta prosegue la sua carriera divenendo uno dei più attivi registi della neonata Fininvest, dove firma importanti programmi sportivi e di intrattenimento, tra cui Mai dire banzai e Matrjoska.
Successivamente passa in Rai, dove firma non solo programmi di successo, ma la sua carriera viene definitivamente consacrata. Lavora con Lubrano per il programma Mi manda Lubrano e con Adriano Celentano, firmando la regia di Svalutation. Dal 1993 al 2009 è stato l’ideatore e regista di Quelli che il calcio, prima condotto da Fazio e in seguito da Simona Ventura.
Nel 1999, dopo altre importanti regie televisive, affianca di nuovo Celentano con Francamente me ne infischio ed ancora nel 2005 con Rockpolitik e nel 2007 con La situazione di mia sorella non è buona.
Firma la regia anche di tre edizioni del Festival di Sanremo: nel 1999 e nel 2000 con Fabio Fazio e nel 2006 con Giorgio Panariello. Tra le numerose trasmissioni, si ricordano anche nel 2010 lo show di Gigi D’Alessio su Rai 1 dal titolo Gigi questo sono io e poi, sempre su Rai 1, Voglia d’aria fresca con Carlo Conti.
Paolo Beldì è stato autore anche di tre libri: Perché inquadri i piedi? (1996, Zelig), Un Beldì vedremo… tutto viola (2010, Romano editore) e Due Beldì vedremo… tutto viola (2014, Lampi di stampa).
In un post Instagram di Che tempo che fa, Fabio Fazio ha ricordato il suo rapporto con Beldì: “Con Paolo Beldì abbiamo lavorato insieme dieci anni straordinari. Avevamo raggiunto un’intesa pazzesca a ‘Quelli che il calcio’, lui con le immagini partecipava al dialogo, commentava, interveniva. La sua regia parlava ad alta voce, quasi sempre ironizzando. Me lo presentò Bruno Voglino quando facevamo ‘Diritto di replica’ su Rai3 e lui inventò una cifra stilistica di racconto da grande appassionato di televisione, cresciuto alla scuola di Beppe Recchia, dove la regia aveva una funzione fondamentale nel racconto. Cifra che divenne fondamentale in ‘Quelli che il calcio’. Era un uomo molto ironico ma anche molto solitario. La sua regia era fatta di grande qualità, una qualità che passava anche per le scene costose e per un numero di telecamere notevole e credo che anche per questo lo abbiamo visto sempre meno. Perché oggi è tutto all’insegna del taglio, del risparmio e del consumo istantaneo“.
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