Milano, la prefettura blocca il riconoscimento dei figli alle coppie omogenitoriali

Milano, la prefettura blocca il riconoscimento dei figli alle coppie omogenitoriali

Milano, la prefettura blocca il riconoscimento dei figli alle coppie omogenitoriali. Sala: “Mi farò carico di portare avanti politicamente questa battaglia”

Il Comune di Milano è stato costretto ad interrompere l’iscrizione nei registri anagrafici dei figli delle coppie omogenitoriali. La decisione è giunta in seguito alla circolare del Prefetto di Milano che, secondo quanto riportato da Tgcom24, a sua volta ha interpellato il ministero dell’Interno.

Il Sindaco di Milano, Beppe Sala, ha così commentato la notizia: “Finora il Comune di Milano, assumendosene la piena responsabilità e stante l’assenza di una specifica disciplina di legge, ha trascritto gli atti di nascita dei figli nati coppie omogenitoriali. Purtroppo d’ora in poi non sempre sarà possibile. Oggi vi spiego perché. Mi farò comunque carico di portare avanti politicamente questa battaglia per i diritti delle coppie dello stesso sesso e dei loro figli“.

Sulla vicenda è intervenuta anche la presidente di “Famiglie arcobaleno”, Alessia Crocini, che ha dichiarato: “Il sindaco di Milano ha dovuto cedere al pressing del governo Meloni e alla fine la decisione è arrivata dolorosa e ingiusta. Il sindaco Sala ci ha comunicato che bloccherà le trascrizioni dei certificati di nascita esteri dei bambini con due papà e la formazione di atti di nascita italiani con due mamme, come garantito negli ultimi anni nel capoluogo lombardo”. Crocini aggiunge: “Abbiamo appreso con profondo sconforto la notizia, consapevoli di quanto questo governo si stia adoperando per togliere ogni minimo diritto di cittadinanza alle famiglie omogenitoriali in Italia. Questa notizia fa tristemente coppia con la decisione del governo italiano di bocciare anche la possibilità di un certificato europeo di filiazione, quello che permetterebbe ai figli delle coppie dello stesso sesso il riconoscimento dei propri diritti in tutta Europa”.

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Sempre Crocini conclude: “I bambini e le bambine con due mamme e due papà esistono già in Italia, i ministri Piantedosi e la premier Meloni se ne facciano una ragione. Ogni giorno vanno a scuola, entrano negli studi pediatrici, giocano nei parchi e nei campi sportivi, frequentano corsi di musica, come tutti i loro coetanei, senza avere i diritti di tutti i loro coetanei. Questa situazione non è degna di un Paese civile e ci chiediamo quando questa ingiustizia verrà sanata da una legge di buon senso che rispecchi la realtà. Nel frattempo non ci fermeremo e continueremo a fare tutto ciò che è nelle nostre possibilità per ottenere i più elementari diritti di cittadinanza per i nostri figli e le nostre figlie, con la certezza di avere molte alleanze dalla nostra parte”.

Fonte immagine: https://it.freepik.com/foto-premium/famiglia-lgbt-coppia-gay-con-figlio-adottivo-genitori-omosessuali-con-il-loro-bambino-che-si-diverte-a-casa_20074018.htm#query=famiglie%20gay&position=17&from_view=search&track=ais

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