Grande successo anche per l’ospite, Jeremy Chan
Il viaggio di MasterChef Italia prosegue e i giudici tra Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciuolo e Giorgio Locatelli continuano a ricercare la perfezione tecnica e un’identità ben definita.
Grande successo per l’ospite della puntata, lo chef Jeremy Chan del ristorante 2 Stelle Michelin “Ikoyi”, protagonista di una prova molto tecnica.
Ad aprire la serata la Black Mystery Box con l’obiettivo di testare i cuochi amatoriali sulle capacità gustative.
Al suo interno 10 ingredienti (basilico, salmone affumicato, mango, cocco, piselli, parmigiano, lampone, porro, aceto e manzo) trasformati in cubetti gelatinati che i concorrenti hanno dovuto indovinare senza alcuna indicazione.
Gli ingredienti della cucinata sono poi stati solo quelli individuati correttamente.
I giudici Barbieri, Cannavacciuolo e Locatelli hanno assaggiato i piatti peggiori, partendo da quello senza nome di Mattia.
Poi Tre Sei Nove di Lavinia , e ancora Nei Prati di Hue. Un Dolce Salato di Giuseppe e infine Tanto Mango di Francescone.
Al Pressure Test lampo dedicato agli abbinamenti tra sapori si sono sfidati Lavinia, Giuseppe e Mattia. Edoardo, vincitore della Black Mystery Box, ha assegnato loro coppie davvero sorprendenti di alimenti.
A Mattia sono andati sedano rapa e fiori freschi di lavanda, a Lavinia anguria e acciughe, infine a Giuseppe ha assegnato sogliola di Dover e caffè colombiano.
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Giuseppe ha presentato Lago Salato e poi Mattia ha portato Millefoglie di sedano rapa e lavanda. Infine Lavinia con Alice e Cocomero. Giuseppe non ha convinto i giudici e ha dovuto abbandonare il suo sogno.
A seguire, il secondo Skill Test della stagione ha accolto in Masterclass lo chef Jeremy Chan.
Focus dello Skill Test erano i cinque sensi, e la vista è stata protagonista del primo step. I piatti a base di guancia di maiale, infatti, sono stati giudicati solamente per l’estetica, senza alcun assaggio. Le creazioni migliori sono state From London to Tokyo, La Storia di un Porco di Edoardo.
Poi Guancia a Prima Vista di Nicola e Guanciotti dal Cappello di Bubu.
Il secondo step ha sollecitato le papille gustative e ha richiesto ai concorrenti un piatto perfettamente bilanciato realizzato con il solo gusto dell’amaro.
Ta gli ingredienti disponibili: fegato di vitello, ravanelli, liquirizia, milza, tarassaco, radicchio, rucola, pompelmo, rafano e catalogna. Hanno conquistato la balconata Hue con Dal Primo Sguardo, Roberto con L’amaro in Bocca.
E ancora Laura con Ci vuole fegato per avere l’amaro in bocca, Lavinia con Fegato, radicchio, rucola e ravanelli Mattia con Il mio sta peggio (fegato con insalata di rucola e pompelmo, con besciamella al rafano).
Poi Sara con Fegato di mamma. All’ultimo livello sono quindi finiti Leonardo, Silvia, Francesco e Ollivier, per un test sulla multi-sensorialità, una vera e propria “mission impossible”.
I concorrenti, bendati, hanno prima assaggiato un piatto creato proprio dallo chef Jeremy Chan, e poi hanno dovuto riprodurlo senza riferimenti. Alla fine il piatto più lontano dall’originale è stato quello di Silvia, che ha dovuto quindi sfilare il grembiule e abbandonare per sempre la cucina di MasterChef Italia.
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