Marmolada, riprese le ricerche dei dispersi. Sale il numero delle vittime

Marmolada, riprese le ricerche dei dispersi. Sale il numero delle vittime

Marmolada, riprese le ricerche dei dispersi. Sale il numero delle vittime, mentre scende a 13 il numero dei dispersi

Sono riprese per il secondo giorno consecutivo le ricerche dei dispersi coinvolti nel crollo del ghiacciaio della Marmolada. I soccorritori lavorano in condizioni difficili per la scarsa sicurezza del ghiacciaio e più passano le ore più si affievoliscono le speranze di trovare persone in vita.

Il bilancio delle vittime è passato da 4 a sette, mentre una buona notizia arriva sul numero dei dispersi, che è sceso a 13. Infatti, quattro persone considerate disperse, sono vive e in salvo. La maggior parte dei dispersi sono di nazionalità italiana.

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha dichiarato: “Le ricerche continuano dopo il temporale, lo dobbiamo ai familiari e a chi è ancora lassù. Il Veneto sta pagando una situazione pesante con tre vittime, sette dispersi, tre ricoverati, due sono stranieri tedeschi. Una situazione pesante che mai avrei pensato di dover affrontare”.

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Scrive da Canazei l’inviato del Corriere della Sera Andrea Pasqualetto: “Da una parte c’è lo strazio di chi non ha più rivisto un figlio, un fratello, una sorella, una madre. Dall’altra l’impotenza dei soccorritori, che non possono scavare nel ghiaccio perché è diventato pericoloso e così duro che non si spacca nemmeno con il piccone. Si temono nuovi crolli e allora cercano i dispersi sorvolando i detriti con droni dotati di termocamere e alcuni elicotteri, fra cui quello della Guardia di finanza dotato del sistema “Imsi Catcher” che intercetta i segnali dei cellulari».

La climatologa Luisa Cristini, che co-dirige i progetti di ricerca dell’Alfred Wegener Institute in Germania, ha dichiarato al Corriere della Sera: «Stanno accadendo gli stessi identici fenomeni al Polo Sud e sulla costa della Groenlandia che studiamo con attenzione: si fonde la base e il fiume sottostante fa scivolare il ghiaccio sopra che, cadendo, si spezza. Quello che dovremmo domandarci è se siamo arrivati al punto di collasso dei ghiacciai».

Non usa giri di parole Toni Valeruz, 71 anni, campione di sci estremo, che a Massimo Spampani del Corriere dice: «Piano piano con il tempo la Marmolada si è trasformata diventando una meta ambita non solo per gli alpinisti ma anche per gli imprenditori . L’ingordigia umana ha trasformato tutto. Impianti a non finire. È balenata persino l’idea di fare una funivia fino in vetta, a 3.343 metri, a Punta Penia, figuriamoci che sfregio incredibile alla montagna. La funivia si è fermata poco più sotto, a 3.265 metri».

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