“L’Ultimo Libro”, l’esordio letterario di Giancarlo Biserna in cui si narra di un nuovo terribile virus letale
“L’Ultimo Libro” di Giancarlo Biserna è un romanzo di genere apocalittico profondamente attuale, perché parla dell’epoca post Covid19 spostandosi di cinque anni nel futuro, e concentrandosi soprattutto sulle conseguenze etiche e morali della pandemia. Il mondo purtroppo non ha imparato nulla da tanta sofferenza: sia il letale virus che la sanguinosa guerra nell’est Europa hanno solo esacerbato i difetti degli esseri umani; tutta la corruzione, la violenza, l’intolleranza e l’odio diventano quindi terreno fertile per la proliferazione di un nuovo morbo, dall’origine ignota e forse soprannaturale, e le cui modalità di contagio sono in principio di difficile comprensione. Questo virus, veicolato da minuscoli insetti chiamati Zalek, scuote il mondo dalle fondamenta e fa emergere un’esigenza pressante di cambiamento radicale: la malattia, infatti, sembra colpire solo chi compie il male.
«Non aveva alternative, sapeva che per gran parte degli esseri umani non c’era più scampo, non erano più in grado di ritornare alla fede in Dio con le proprie forze, occorreva che un “Uno” al loro posto giocasse la partita a scacchi fondamentale per la salvezza e che “questo Uno” la vincesse per loro. L’Abate poteva farlo perché Dio glielo aveva concesso, ma sapeva che se avesse perso per l’umanità ci sarebbe stato solo pianto e stridore di denti. Questo era il prezzo della vera ed unica libertà dell’uomo, quella della “milleunesima possibilità”»
È quindi giunto il momento di rispolverare la coscienza, e di riabbracciare i veri valori cristiani; c’è però un potere occulto, l’Ordine Massonico Mondiale, che nega la fede e vuole annientare il Cristianesimo e tutti coloro che vi si affidano. Uomini potenti ne fanno parte e, riuniti ad Asumar, un luogo a picco sul mare nel punto più lontano della Sicilia rispetto al Continente, tramano la distruzione della fede cristiana grazie alla scienza, all’intelligenza artificiale e al capitalismo. Il loro primo obiettivo è Padre Peter Crowell, Abate del Monastero di Monte Manto, considerato il primo e vero avamposto della resistenza del Cristianesimo. Ed è proprio a Monte Manto che inizia l’avventura straordinaria del protagonista, Amos, ignaro di essere coinvolto nell’ultima, grande guerra, e di esserne uno dei condottieri principali insieme all’enigmatica Alba, una donna fuori dal comune. Sarà una battaglia ideologica, combattuta tra scienza e fede, tra vaccini terreni e vaccini spirituali, dove Amos, benché imperfetto e peccatore come tutti gli uomini, diverrà una sorta di figura messianica, un ponte tra il divino e l’umano.
Con una scrittura raffinata e a tratti criptica, tra citazioni letterarie e ai testi sacri, l’autore presenta un romanzo nel romanzo: Amos sta infatti scrivendo la sua opera dal titolo “L’Ultimo Libro”, di cui possiamo leggere degli stralci, che finirà per raccontare della sua sacra missione tra pericoli, cadute e profonde consapevolezze.
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