Lo sfogo di Arianna Fontana cambio di Nazionalità in vista?: “Valuto altro”

La campionessa di short track ha dato un nuovo aggiornamento

Arianna Fontana non lascia spazio a tante speranze in chiave azzurra. L’atleta più medagliata di sempre, ai Giochi Olimpici invernali, potrebbe presto non gareggiare più con i colori italiani.

Durante l’Olimpiade del 2022 tanti i suoi sfoghi. La Fontana ha detto più volte di aver avuto dissidi con la Federazione, di non essere stata sostenuta e aiutata.

Non solo, ha anche raccontato di essere stata spinta e spesso strattonata dai compagni di maglia azzurra in allenamento.

Da mesi l’azzurra non compete e tramite post ha dato un aggiornamento.

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Lascio Salt Lake City dopo aver rimesso i pattini ed esplorato nuove opzioni. Ho deciso di aggregarmi al viaggio che Anthony aveva già in programma qui per vedere cosa hanno da offrire gli Stati Uniti e SLC nel caso dovessi continuare il mio viaggio olimpico. Vorrei ringraziare gli allenatori e i gruppi d’allenamento con cui ho pattinato mentre ero qui. Grazie per aver accolto me e il mio allenatore a braccia aperte”.

Arianna Fontana fa così intendere di voler cambiare cittadinanza. È infatti sposata con Anthony James Lobello, ex pattinatore americano e suo allenatore.

Proprio il ruolo del marito, tra l’altro, è sempre stato un motivo di litigio con la Federazione.

Arianna Fontana e la Federazione: come stanno le cose

La Fontana poi continua: “Purtroppo non ci sono state comunicazioni costruttive sulla mia partecipazione ai Giochi Olimpici del ‘26 da parte della FISG dopo che, dall’aprile scorso, ci sono state ammissioni, da parte del presidente della FISG, di errori commessi e fatto promesse che non sono mai state mantenute. Lo staff rimane, in parte, quello che ha permesso ad atleti di prendermi di mira durante gli allenamenti e questo non è accettabile.
La strada davanti a me non è facile, ma so che non tollererò più che il personale tecnico e federale prenda decisioni per isolarmi senza assumersi la responsabilità di queste decisioni
Alla base della nostra società c’è il senso di responsabilità nei confronti delle proprie azioni e parole. Non vedo perché dovrebbe essere diverso nello sport. Negare e non affrontare i problemi ha solo creato più problemi e so che non posso avere quel tipo di persone o problemi intorno a me se decidessi di continuare”.

Infine chiarisce: “Questo non è mai stato un “anno sabbatico”, non ho gareggiato perché non posso giustificare di gareggiare per una federazione che condona comportamenti e decisioni dannose nei miei confronti. Finché quelle decisioni e azioni saranno approvate, non tornerò e se dovessi decidere di competere in futuro, il mio percorso sarà completamente separato da quello che il direttore tecnico e il suo staff hanno pianificato per il gruppo italiano. In quel caso, mi dispiacerà non allenarmi con il resto degli atleti italiani, ma la mia fiducia nello staff tecnico e federale è irrecuperabile. ?
Ho davanti a me decisioni importanti da prendere e tutte le carte sono sul tavolo, anche quelle che pensavo non avrei mai preso in considerazione“.

Arianna Fontana ha 36 anni e di certo sogna di chiudere la carriera a “casa” con i Giochi del 2026.

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