La Palma d’oro “Titane” e l’incontro con Hamaguchi Ryusuke regista di “Drive my car” (miglior sceneggiatura al 74° Festival di Cannes): il programma di giovedì 23 settembre
Il palmarès del 74° Festival di Cannes accende gli schermi della seconda giornata de le vie del cinema.
Ecco quindi Titane, la favola nera cyberpunk valsa a Julia Ducournau, ventotto anni dopo Lezioni di piano di Jane Campion, la seconda Palma d’Oro a regia femminile della storia del festival e il Premio per la miglior sceneggiatura Drive My Car di Hamaguchi Ryusuke che, con la giornalista Alessandra De Luca, incontra il pubblico alle 19.40 all’Anteo Palazzo del Cinema.
A pochi mesi dall’Orso d’Argento vinto a Berlino con Il gioco del destino e della fantasia, Hamaguchi ha conquistato la giuria di Cannes grazie a un racconto a metà tra Murakami e Cechov che è anche una sottile riflessione sul potere del linguaggio, sui labirinti dell’amore, sulla capacità di rapportarci alle altre persone.
Kafuku, attore e regista teatrale, non riesce a superare il dolore per la perdita della moglie Oto. Invitato da un festival di Hiroshima a dirigere Zio Vanja, al suo arrivo in città conosce Misaki, una giovane donna silenziosa incaricata di fargli da autista e di guidare la sua macchina. Viaggio dopo viaggio, superate le reciproche riluttanze, Kafuku e Misaki lasceranno affiorare segreti e confidenze…
Ci riporta alla Mostra di Venezia Illusions perdues di Xavier Giannoli, dall’omonimo romanzo di Honoré de Balzac con Benjamin Voisin, Cécile de France, Xavier Dolan. A introdurre la proiezione delle ore 21.00 all’Eliseo Multisala, il giornalista Mattia Carzaniga.
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Completano il programma: dal Concorso di Venezia la black comedy Competencia Oficial di Gastón Duprat e Mariano Cohn con Antonio Banderas e Penélope Cruz; da Orizzonti El Otro Tom di Rodrigo Plà e Laura Santullo che, dopo il Messico di Un mostro dalle mille teste, si spostano negli Stati Uniti con un nuovo atto d’accusa contro le storture della sanità privata e Amira, dramma identitario girato nei territori palestinesi dal regista egiziano Mohamed Diab.
Infine, sempre dalla Mostra di Venezia, tre film della selezione ufficiale delle Giornate degli Autori: l’hitchcockiano Madeleine Collins di Antoine Barraud con Virginie Éfira nel ruolo di una donna dalla doppia identità, il vincitore del Premio per l’inclusione Edipo Re Al Garib di Ameer Fakher Eldin e Tu me ressembles di Dina Amer in cui la tragica notte del Bataclan è l’occasione per riflettere sulle radici della radicalizzazione.
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