Laura Boldrini ha raccontato i momenti in cui da sola ha dovuto affrontare la malattia, ma da quella solitudine è nata in lei una forza nuova
In una lunga e intensa intervista rilasciata a il Corriere della Sera, Laura Boldrini, ex presidente della Camera, ha raccontato il difficile periodo in cui, durante il lockdown ha dovuto da sola affrontare la malattia, un raro cancro alle ossa, che l’ha costretta ad un delicato intervento al femore. Oggi cammina ancora con le stampelle, la riabilitazione è ancora lunga, bisogna attendere che si riformi i callo osseo nella parte asportata.
Laura Boldrini è stata colpita da un condrosarcoma, ovvero un tumore raro che colpisce le ossa e secondo quanto dichiarato da lei stessa, pare ne soffrisse inconsapevolmente già da parecchio tempo. La scoperta della malattia e il processo per affrontarlo non sono stati di sicuro facili per la Boldrini, che ha anche sofferto la solitudine del distanziamento a causa delle restrizioni del Covid: «La solitudine della malattia è un aspetto della vita che colpisce in maniera diversa chi ci passa. Durante il periodo in ospedale, con le restrizioni alle visite imposte dalla pandemia, ho guardato me stessa e gli altri provando a capire cose che non avevo capito e a vedere cose che non avevo potuto vedere».
E in quella solitudine, Laura Boldrini ha trovato la forza per affrontare questo terribile momento. Oggi, è ritornata alle sue attività lavorative, ma svolgendo gran parte del lavoro da casa, poiché lo scranno del Parlamento non le consente una buona seduta. Dice la Boldrini: «la mia attività parlamentare è ripresa ma non posso esercitarla a Montecitorio, per adesso. Lo scranno della Camera ha una seduta bassa, è vietato per una persona nelle mie attuali condizioni che deve stendere spesso le gambe».
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Giorno dopo giorno Laura Boldrini affronta la convalescenza e non pochi sono i momenti in cui la pazienza viene meno: «A volte perdo la pazienza – dice la Boldrini – perché è un percorso lungo e io vorrei sbrigarmi». Alla domanda se ha mai pensato di vendicarsi delle offese ricevute sui Social, nel caso specifico da Grillo in riferimento alla vicenda del figlio, dice: «Una cosa del genere non mi è passata per la testa. Fosse successo, avrei tradito la mia cultura, le cose che ho fatto per tutta la vita. (…) Non ho mai pensato che alimentare l’odio verso gli avversari possa portare del bene alla collettività».
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