Lampedusa, tragedia del mare su un barchino carico di migranti. Un neonato di appena venti mesi è morto. Veniva in Italia per ricevere cure
Mentre il braccio di ferro tra Italia e Francia si fa sempre più forte sulla questione degli sbarchi sulle nostre coste delle navi Ong che trasportano immigrati, in Italia, a Lampedusa, la scorsa notte si è registrata l’ennesima tragedia del mare.
Appena arrivato al molto di Favaloro a Lampedusa un barchino carico di migranti, i soccorsi hanno scoperto anche il corpo senza vita di un neonato di appena 20 giorni, morto durante la traversata. Il piccolo viaggiava con la madre di 19 anni, che ha deciso di intraprendere il viaggio verso l’Italia per farlo curare. Ma ad attenderli al molo vi era una piccola bara bianca.
Leggi anche: IL GOVERNATORE ZAIA SI OPPONE ALLE TRIVELLE: “NO ALLE TRIVELLE, IO NON CAMBIO IDEA”
Originario della Costa D’Avorio, il piccolo è morto per le conseguenze dovute all’ipotermia e alle difficoltà respiratorie. Al momento dei soccorsi, sul corpo del bimbo non sono stati trovati segni di violenza, aggressioni o incidenti. Ad una prima ispezione cadaverica, le cause della morte coinciderebbero con il racconto della madre, la quale ha detto che il bambino, fin dalla nascita, soffriva di problemi respiratori. Così è nata la decisione dei genitori di portarlo in Italia con la speranza di cure. Purtroppo, non c’è stato nulla da fare.
Da oltre 10 giorni tre navi attendono l’assegnazione di un porto sicuro di sbarco.
Centinaia di minori stranieri non accompagnati sono a bordo.
La solidarietà non si criminalizza.
Restiamo umani. pic.twitter.com/VBjfUawmWO— Caritas Ambrosiana (@caritas_milano) November 3, 2022
Il corpo della piccola vittima si trova presso la sala mortuaria del cimitero di Cala Pisana, mentre la madre è stata trasferita presso l’hotspot di Contrada Imbriacola. Il padre del bimbo è invece rimasto in Tunisia. La Procura di Agrigento, con il facente funzioni Salvatore Vella, ha disposto il nulla osta per la sepoltura. Sul barchino viaggiavano 36 persone, fra cui 9 donne, 2 minori e due persone con ustioni.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.