La rivelazione dell’FBI: nel 1983 venne salvata la vita alla Regina Elisabetta II

L’FBI sventò un attentato ai danni della sovrana

La Regina Elisabetta, come noto, nel corso del suo longevo regno ha rischiato più volte la vita. Oggi, 26 maggio, l’FBI ha reso noto che nel 1983 sventò un attentato che aveva come bersaglio Elisabetta II.

A renderlo noto alcuni documenti del  Federal Bureau of Investigation (Fbi). Nell’archivo sono stati ritrovati dei file dei viaggi di Elisabetta II negli Usa.

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In uno di questi la Sovrana rischiò di entrare nel mirino di un attentato. In un pub di San Francisco un agente della polizia venne a contatto con un cittadino simpatizzante con l’Ira, ovvero l’Esercito repubblicano irlandese.

L’uomo svelò il suo piano: uccidere la regina e vendicarsi per la morte della figlia appena nata, uccisa da un proiettile in Irlanda del Nord.

Il poliziotto prese sul serio la minaccia, riferendolo ai suoi capi. In meno di un mese Elisabetta II e il marito Filippo sarebbero arrivati in vista in California.

Ai colleghi disse: “Voleva nuocere alla regina e lo avrebbe fatto facendo cadere un qualche oggetto dal ponte Golden Gate sullo yacht reale Britannia, al suo passaggio nelle acque sottostanti. Oppure avrebbe tentato di uccidere la regina durante la sua visita al Parco nazionale Yosemite”.

Venne così chiuso una parte del ponte per controllare il flusso o meglio decisero di “chiudere i passaggi pedonali sul Golden Gate Bridge all’avvicinarsi dello yacht”. L’FBI solo ora ha rivelato i documenti, rendendo note anche le varie procedure e accorgimenti presi negli anni per salvaguardare i membri della corona.

Quelli furono anni in cui c’era molta tensione con l’Irlanda nel Nord e per questo l’FBI tenne sempre alta la sicurezza nei confronti di Elisabetta II e di Filippo.

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