La crisi colpisce tutti: lo chef Filippo La Mantia chiude il suo ristorante
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Lo aveva annunciato già nei mesi scorsi
Già nei mesi scorsi lo chef Filippo Lamantia aveva annunciato che avrebbe chiuso il suo ristorante milanese “Oste e Cuoco”(nato nel 2015) e situato in piazza Risorgimento.
Lo aveva detto: inizialmente aveva provato a rimanere aperto più per i suoi dipendenti poi a causa dei continui apri e chiudi ha invece preferito chiudere anche se a malincuore.
Il 31 dicembre il suo ristorante ha ufficialmente cessato l’attività; ma, fortunatamente lui ha continuato a cucinare, come racconta, grazie all’idea di una cucina condivisa.
Ha trovato infatti l’aiuto del collega e amico Giancarlo Morelli, chef bergamasco che gestisce il ristorante “Bulk” presso l’hotel “Viu” che gli ha “prestato” la sua cucina e una parte dei suoi strumenti per preparare piatti per delivery e asporto.
Grazie a questa idea ha anche potuto richiamare alcuni dei suoi dipendenti (purtroppo solo 4 su 20).
A fanpage.it ha spiegato: “È una formula coerente con i tempi. Entrambi lavoravamo a metà servizio, per cui abbiamo deciso di metterci insieme”.
Secondo i rumors poi il cuoco avrebbe già in mente di aprire di nuovo un ristorante magari con costi ridotti e non ne fa mistero sempre parlandone a Fanpage.it: ” Ho già ricevuto proposte da tantissimi quartieri, ma adesso non è assolutamente il momento giusto per riaprire. Bisogna aspettare le vaccinazioni, aspettare di poter partire almeno all’80 per cento”
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