Il paese è conosciuto come uno dei più giovani
Il nuovo che avanza: questa la filosofia che vige in Kosovo. È stata infatti eletta presidente la 38enne Vjosa Osmani che prende il potere del piccolo paese indipendente dal 2008 ma ancora non riconosciuto da molti stati (anche da 5 dei 28 paesi membri dell’Unione Europea, Spagna, Slovacchia, Romania, Grecia e Cipro).
Da novembre occupava il ruolo ad interim e con le elezioni nel weekend pasquale è stata eletta e confermata al potere.
Non è la prima donna a essere eletta in Kosovo, ma la seconda dopo Atifete Jahjaga, in carica dal 2011 al 2016.
Osmani che fin da adolescente si è appassionata alla politica ha un buon seguito nel paese e soprattutto viene vista di buon grado rispetto alle vecchie generazioni accusate di favoritismi e corruzione.
Oggi il Kosovo, situato tra Serbia, Montenegro, Albania e Macedonia del Nord è uno degli stati più poveri e più variegati in termini di etnie: le sei stelle sue bandiere rappresentano infatti i gruppi etnici che abitano lo stato, albanesi, serbi, turchi, gorani, rom e bosniaci musulmani.
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