Julia Ituma. il toccante ricordo delle compagne e di Virginia Adriano
L’Adriano era la protagonista dell’ultimo scatto condiviso sul profilo Instagram
Il dolore per la perdita di Julia Ituma si è toccato con mano nel weekend con i minuti di silenzio in campo i volti commossi e striscioni per la 18enne.
A ricordarla tante compagne di Novara e non solo. Ha condiviso un toccante post Virginia Adriano, classe 1994 ex compagna di squadra della Ituma negli anni a Club Italia.
Virginia Adriano era nell’ultima foto pubblicata dalla giocatrice nata a Milano, di cui domani si terranno i funerali.
«Mi manchi. Vorrei averti stretto più forte l’ultima volta che ti ho abbracciata. Vorrei poterla ricordare quando chiudo gli occhi e ti penso, l’ultima volta che ti ho stretta tra le mie braccia. La vorrei ricordare nitida come ricordo i tuoi occhi e il colore della tua pelle. Come ricordo il tuo profumo. Mi piaceva tanto sentire il tuo profumo quando mi abbracciavi. Perché anche se non era una cosa tua. Anche tu mi abbracciavi. Non so se ti piacesse, se tu abbia mai voluto farlo. Ora non lo so. Non lo so più se ti conosco. Forse non l’ho mai fatto abbastanza. Non ti ho mai conosciuta abbastanza. Non ti ho mai ascoltata abbastanza. Non ti ho mai capita abbastanza».
E poi su Julia Ituma «Parlavi tanto dell’amore, tanto del futuro, delle insicurezze, delle scelte, delle occasioni, degli errori, dei problemi, di quelli della vita, di quelli degli altri, dei tuoi? Poco. Mai abbastanza».
«Il 18 settembre hai preso un treno e te ne sei andata dicendomi che eri stanca. Il 18 settembre mi sono arrabbiata. E ho sbagliato a non accorgermi che qualcosa non andava bene. Ho sbagliato a non dirti che non mi importava. E che anche quella volta ti avrei perdonata. Ho sbagliato ad aspettare te e non pensare che l’avrei rimpianto per tutta la vita».
Conclude: «Piangerò quando ti rivedrò. Ma ora sorrido perché so che sei felice. Lì sei felice. Perché qui non lo eri e hai preferito andare lì. Ma se lì sei felice abbastanza allora va bene così. Se lì sei felice e sorridi allora sorrido anche io qui. E mi ricordo di te quando qui sorridevi anche tu. Ti amo Tua, Neve».
Toccanti anche le parole di Sara Bonfacio, compagna a Novara.
Ciao titu,
Mi ritrovo a riflettere per provare a trovare un perché a ciò che è accaduto ma purtroppo so che le mie domande non otterranno risposta.
Il dolore che provo mi svuota ma allo stesso tempo mi pare poco se paragonato a ciò che ti affliggeva dentro.
Sento mille voci intorno a me dire : “Non è colpa di nessuno”, ma non credo sia cosi…penso sia un po’ colpa di tutto e di tutti…
Viviamo in un mondo fatto di persone che si convincono a dover essere forti, un mondo dove le debolezze non sono accettate, MAI, ed essere fragili è quasi una vergogna. Un mondo che ti spinge a rialzarti ancor prima di cadere, in cui chiunque ti invita a chiedere aiuto, ma poi nessuno ha realmente orecchie per ascoltare…A chi lo stiamo dimostrando? Chi decide chi è forte e chi no? Perché è così importante?
Non lo è. Non è importante.
TU eri e sei importante, mi dispiace immensamente non avertelo ricordato.
C’è bisogno di tempo per accettare ciò che è successo, quel tempo così prezioso di cui tu mi hai ricordato il valore.
E voglio sedermi a riflettere su di te, su di me, su cosa valga realmente e vorrei che lo facessero tutti, un esame di coscienza reale per capire se come agiamo nei confronti degli altri ogni giorno sia degno della vita che ci è stata data.
Spero solo che tu ora sia libera di trovare la pace e spero che noi tutti impareremo a fare piu attenzione alle persone che incontriamo sul nostro cammino.
Mi mancherai Tituz e mi devi una serata.
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