Intesa Russia-Ucraina sui corridoi umanitari e sul cessate il fuoco temporaneo, ma nessun progresso sugli altri punti economico e politico
Il secondo giorno di colloqui tra le delegazioni russa e ucraina hanno determinato un cessate il fuoco temporaneo per la creazione di corridoi umanitari e per la consegna di cibo. A dare la notizia è la delegazione di Kiev, che ha anche informato che presto ci sarà un terzo round di colloqui.
A parte questa tregua umanitaria, Kiev fa sapere che non sono stati raggiunti altri risultati. Diversa è invece l’opinione di Mosca, secondo cui si sono registrati «progressi significativi».
Mentre erano in corso i colloqui, sono uscite le dichiarazione sia del presidente ucraino Zelensky che di Putin. Zelensky ha detto che «l’unico modo per fermare la guerra» è che sia lui a parlare direttamente con Putin. Inoltre, il presidente ucraino ha parlato nel corso di una conferenza stampa a Kiev delle sanzioni introdotte contro la Russia, definendole «serie» e sono «un buon inizio». Nonostante ciò ha ribadito la richiesta della «no-fly zone» in Ucraina.
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Putin, invece, ha detto: “Non ritornerò mai indietro rispetto alla mia dichiarazione che Russia e Ucraina sono un unico popolo”. Poi aggiunge: “Nessuno può essere una minaccia per la Russia”.
Inoltre, Putin spiega perchè sta combattendo: “I militari russi stanno combattendo per la pace, per non avere un’anti-Russia che ci minaccia, anche con armi nucleari”. “L’operazione speciale è condotta in accordo con i nostri programmi. Stiamo raggiungendo gli obiettivi e avendo successo”.
E ancora: “Siamo orgogliosi del nostro esercito e ci ricorderemo dei nostro camerati caduti. Ci stiamo preoccupando di fare tutto il possibile perché non ci siano vittime civili, e sto parlando anche di cittadini ucraini”.
“In Ucraina sono presenti mercenari stranieri, compresi alcuni dal Medio Oriente”, ha poi denunciato il presidente russo, sottolineando nel contempo che “i soldati e gli ufficiali russi che combattono in Donbass sono eroi”. “Le forze russe sono riuscite a sfondare le linee dei nazionalisti ucraini, abbiamo attaccato il nemico e distrutto i suoi mezzi con facilità”.
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